Ebbe luogo nell'Accademia fiorentina, nella quale fece alcune lezioni nel 1541 sotto il consolato di Giov. Battista Strozzi. Fu Pievano di S. Agata in Mugello, la qual chiesa rinunziò a' 23 di Gennaio del 1564. Fu maestro di Francesco e di Ferdinando de' Medici, Granduchi di Toscana.

Addottorato poscia in Firenze nella Teologia a' 23 Luglio 1570 consegu' il Vescovado si Massa e Populonia Suffraganea della Metropoli di Siena agli 11 agosto 1570, e morì nel 1579.

Tre epistole latine in verso eroico molto commendate da Onorio Domenico Caramella, si trovano stampate fra i poemi di Pietro suo fratello dalla pagina 267 sino alla pagina 285 e nel volume I° delle Delitiae poetarum Italorum raccolte dal Grutero a car. 160.

Altre due, l'una in obitu Joannis Medices, e l'altra ad Petrum Medicem in obitu Cosmi Patris si conservano mss : in Firenze  nella Laurenziana, al Banco 54 cad. 10 N. 21 e 24.

Compose inoltre molte rime, delle quali alcune manoscritte sono nella Vaticana, altre nella libreria Barberini in Roma, ed altre nella Magliabecchiana in Firenze.

Fu amministratore degli Spedali di S. Croce e di S. Lucia di Barga.   

   


TUTIGNOLI FRANCESCO


Il Capitano Francesco Turignoli nel 1495 essendo Barga sua patria minacciata dalle truppe di Annibale Bentivogli da Bologna, fu proposto alla difesa della medesima.

Nel 1533 come capo e condottiero delle milizie barghigiane combatté sotto le mura di Sommocolonia contro il Capitano Galletto ivi rifugiato. Nella quale occasione condusse anche il suo nepote Pietro.

Nel 1553 prese parte alla guerra di Siena e da Cosimo de' Medici gli fu affidata la difesa di Porta a Prato della città di Firenze, sapendo che per l'egregio valore dimostrato per lungo tempo, specialmente nella campagna lucchese e per la nota fede di ordinare e dare esercizio alla guerra, aveva portato in gran servizio al Senato ed al popolo fiorentino. Infatti al comparire su Firenze dell'armata  del Papa Clemente VII e di Carlo V seppe coi suoi bravi soldati di riserva, dei quali era capo, allontanare l'oste nemica. Morì in patria con lauta pensione.


ANGELI GIULIO


Angeli Giulio Bargeo fu anch'esso uno degli illustri Professori dell'Università di Pisa. Insegnò, prima l'etica e poi la medicina come rilevasi dal Fabroni nella sua storia dell'Accademia Pisana, il quale si esprime così :

"A curarlo (parla di Francesco dei Medici, secondo la fama avvelenato) fu chiamato Giulio Angeli Bargeo che teneva il primato tra i Dottori di medicina teorica e che allora aveva una grande fama."

Più avanti seguita a dire :

"Da una sola famiglia degli Angeli, come dicemmo altre volte, molti, i quali sebbene professi in diverse materie, sembra che abbiano superato gli altri in quella in cui si esercitarono. Giulio fu pure un tal medico che avendo acuito il suo ingegno nello sciegliere i più sicuri insegnamenti, fu stimato uomo esperiente e di grande sapienza. Si leggono di lui innumerevoli lettere a Ferdinando I° colle quali lo informa dello stato dei figli e della moglie (poiché era medico di Corte) ed esponendo i rimedi che egli preferisce per sanare le malattie del corpo, mostra che egli amava le medicine più semplici. Ferdinando riponeva in lui una gran fiducia, non tanto per l'esimia dottrina dell'uomo, quanto per gli onestissimi suoi costumi.






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