Via della Speranza N. 5

Questo palazzo appartenne alla nobile famiglia Verzani e quivi ebbero i natali Bartolomeo che fu esaminatore del Sinidi di Lucca nel 1735 - Gaetano, Cristofano, Teodoro,  Francesco e Niccolao tutti e quattro Professori nell'Università di Pisa.

Gli eredi di questa famiglia emigrarono da Barga e si ritirarono a Carmignano.


CASA MENGHESSI

Via della Speranza N. 7

Questa casa fu edificata negli ultimi del secolo XVIII, sulle mura castellane presso la Ripa dai fratelli sacerdoti Canonico Filippo e Gaetano Menghessi. Quest'ultimo fu Abate di S.Pietro in Campo di Barga.

Tanto il Canonico come l'Abate hanno alle stampe diverse poesie. Fra le quali = Cantata Pastorale dedicata al Canonico Vincenzo Cardosi, pubblicata in occasione di essere state discacciate dall'Italia le devastatrici orde francesi dalle armate Austro-Russe.

Il Canco : Filippo diede alla stampa un opuscolo in versi col titolo Le glorie di Carlo e Costantino condottieri dell'armate Austro-Russe ; e il ritorno del Granduca Ferdinando III al trono di Toscana. (Parma stap. Amoretti.)

Questa famiglia dei Menghessi era originaria di Massa Marittima. Si spense nel 1852 colla morte di Pietro Medico Condotto del Comune di Barga e lasciò la figlia Fanny oggi moglie dell'egregio nostro concittadino Giuseppe Ciarpi.



M I S E R I C O R D I A


A questo Palazzo dei nobili Verzani appoggia la Chiesa di S. Felice, ove ha sede in proprio quartiere la Compagnia dell'Arciconfraternita della Misericordia istituita in Barga prima nella Chiesa del SS. Crocefisso nell'anno 1817 con rescritto Sovrano del 22 Agosto (23) poi nel 1835 fu trasferito in questa di S. Felice.

   

ALBERGO IL GIGLIO GUELFO

Via XX Settembre N. 24

Questo antico Albergo fu acquistato da Giovanni Schleicher tedesco proprietario di una concia di Pelli in Corsonna posta ove oggi dicesi Mulino della Concia, che destinò a magazzini e per l'alloggio dei suoi operai.

Morto questo industriale gli subentrò il figlio il quale attese più ad altro che ai propri affari, tanto che dovette abbandonarli e ritirarsi a Portoferraio.

La madre Teresa nata Giannoni rimasta con la figlia Guglielma affittò questa casa per uso di osteria ; e la fabbrica della Concia per molino.

Trovandosi impiegato a Barga l'Ingegnere Carlo Masoni sposò Guglielma Schleicher colla quale ebbe 5 figli.

Nel 1853 il suddetto Ingegnere fu da Leopoldo II chiamato a Firenze per fare una diga in Arno e tale lavoro richedendo del tempo vi condusse anche la famiglia. Sviluppatosi nel 1854 il colera ivi morì, e dietro lui dello stesso malore due figli.

Guglielma tornò a Barga e vendette ciò che quivi possedeva.

Tornata a Firenze le morì una figlia e rimase coi figli Camillo e Lino.










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