Questi due assedi costarono ai Barghigiani 3000 fiorini, ed ai Fiorentini più di 100 mila. Ritolta nel 1340, Barga restò ai Fiorentini dopo un trattato di compra stipulato nel 1341 con Mastino della Scala allora Signore di Lucca. Non ostante ciò tentavano di travagliare Barga circondandola di assedio, ora Francesco Castracani (1352) ora i Pisani (1359 e 1363) con numerosa soldatesca, sempre valorosamente respinti e battuti, non solo dai militi Fiorentini, ma dal popolo stesso Barghigiano assistito negli assalti più feroci dalle sue donne (12). Raro esempio di Virtù che onora la costante fedeltà di un popolo verso i suoi governanti, ad onta degli intrighi politici e dei partiti che sino dall'ora sotto nome di Guelfi e Ghibellini, (13) di liberali e aristocratici, di popolani e imperiali mettevano a socquadro l'Italia intera. Fu appunto uno di questi partiti seguace del Ghibellismo che al principio del Secolo XV tentò di sollevare e sorprendere Barga per toglierla al Comune di Firenze ; ma ben presto riparò all'ordita trama de' fuorusciti il Capitano di Barga col pronto castigo dei sediziosi. Agli 8 di Giugno 1432 i Fiorentini facevano scorreria su Lucca che girata intorno, a S. Anna vennero coi Lucchesi a battaglia. Disfatti i Fiorentini dalle truppe di Sigismondo Imperatore e da quelle Lucchesi, si ritirarono verso Cerasomma e quindi a Pisa devastando alcune Castella. Gli imperiali e i Lucchesi irritati l'inseguirono, ed anche essi devastarono Ripafratta, S. Maria di Castello, Filettole e quindi con 700 cavalli si portarono a Barga che allora tenevasi pei Fiorentini. Il Capitano Giovanni condottiero di ventura corse in soccorso della sua Patria, e fece sì che con la sua presenza ammansì la ferocia degli imperiali (14). Un più poderoso esercito condotto da valentissimo Capitano (15) era corso dalla Lombardia in Garfagnana per espugnare Barga nell'inverno del 1437 ma gli assediati soccorsi dai Fiorentini dettero al Piccinino una tale lezione sotto le mura di questa Terra, che lo costrinsero a levarsi dal campo in rotta, con vergogna e con perdita di molta sua gente (16). Un solenne elogio della fedeltà e valore dei Barghigiani tramandarono ai posteri gli storici Fiorentini nell'anno 1554 allorché Pietro Strozzi corse colle sue squadre dal senese contado in Garfagnana dove mise ogni cosa in pericolo col timore soprattutto che Barga per essere spiccata da tutto il dominio Fiorentino e accerchiata dai Lucchesi e dai Modenesi, non venisse in mano dei francesi (17). "Né si temeva (sono parole dell'Ammirato) dei Barghigiani, uomini avvezzi alla guerra e soprattutto animosi e fedeli : ma questo non bastava per essere la muraglia vecchia e debole, e perché essendo alcuni fuorusciti di fuori avriano avuto caro che la sua Patria si volgesse a parte francese". Ciò non ostante nulla poté smuovere i Barghigiani dalla loro fedeltà ; e vane furono le ampollose parole del Generale Foureaux, allora che tentò gli animi di quei terrazzani, promettendo loro libertà e grandi cose. Al seguito di questi avvenimenti avvicinandosi alcuni francesi l'anno 1494 verso il nostro Alpe furono creduti spioni del Re Carlo VIII° di Francia, il quale era stato chiamato in Italia da Ludovico Sforza detto il Moro per la conquista di Napoli ma viceversa si volse ostilmente contro il territorio Fiorentino per essergli state negate certe domande fatte. Il Commissario di Barga Pandolfo Corbinelli fiorentino posto a guardia di questa terra unito al Capitano Brandi di Barga adunò "li dodici di guerra e subito si incominciò a rinforzare Barga scavando li fossi, fatti li Rivellini, ponti levatoj, rialzare le mura e approvigionare la Terra " (18). I francesi per altro non passarono di qui. Negli ultimi dell'anno 1495 i Fiorentini rimandarono a Barga 300 fanti con i Capitani Ciriaco dal Borgo S.Sepolcro, Ceccone Turignoli da Barga per sospetto che Annibale Bentivogli da Bologna nell'andare a Pisa scendesse ad occupare Barga per essere luogo strategico. Nel 1527 alcuni Signori tentarono staccar Barga dai Medici, promettendo libertà (19). I Fiorentini scoperto questo raggiro mandarono a Barga per commissario Zanobi Buondelmonti per sedare quella terra, ma gli uomini di |