S O N E T T O Quando declina l'oriente a sera E dalla nostra vista il dě si asconde, E tuffandosi il Sol dentro le onde Par fuggendo saluti la costiera ; Pellegrino da' sensi una preghiera Al Ciel traea, che al buon desio risponde. Che l'aere ancora, che pur vita infonde, Di pestifera lue vedea foriera. E mentre nel pensiero io ravvolgea Della misera terra il duolo e il pianto E alle lacrime il priego confondea, Fra l'eco mi parea d'un armonia Dolce il tuo nome o, ROCCO, udir frattanto Che a nuova speme al cor schiudea la via. S O N E T T O Qual tenerello fior che in mezzo al prato Apre le foglie deliziose al Cielo E cresce vigoroso sullo stelo E manda fuora odor soave e grato. Tale fu ROCCO un dě nel mondo ingrato Adorno di virtude e pien di zelo : E sempre ogni opra fé sotto umil velo, E il suo nome si sparse in ogni lato. Rise il paese u' peregrino e solo A visitar n'andň, mentre era preso Da fiero morbo e di profondo duolo. Porsevi aita e confortň il mortale Che mesto si moria, finché ebbe inteso Dal Ciel, di ritornare al suo natale. S O N E T T O Quando nel Nume il provocato sdegno, Ministro a sue vendette il morbo invia Sopra la terra, e a colpi suoi fa segno L'uom che virtude e religione oblia ; Quei ch'all'italo suolo, e al Franco Regno Il rio flagello ad affrontar sen gia ; Che dei mortali al ben tutto si offria, E il cui pregar fu di salute pegno ; |