Pellegrino, alle piagge natie T'involasti, e tra nevi, tra brine Alle nostre dolenti marine Frettoloso volgesti il tuo piè. Né fu indarno : le crude agonie Tu cangiasti in letizia, ai languenti Ridonasti coi giorni ridenti Col vigor delle membra la Fé. Deh ! se dunque nei cieli sereni Più vivace è la sacra Fiammella Oggi splenda o Pietoso alla bella Patria nostra, un tuo raggio fedel. Ma più dolce quel raggio baleni, buon Rocco, alle nostre pendici Fioriran più tranquille e felici Se le affida un tuo sguardo dal ciel.
O D E Su leggiadra collinetta Graziosetta Ove il Sol che spunta appena La riveste e la fa bella Qual donzella Che al suo amor si rasserena In quel luogo delizioso E gioioso Di fior carco e pien d'erbette Ci fa nobil sua Figura La natura Sempre in mezzo a fresche aurette, In quel sito fortunato E beato La virtù del cor Bargeo Oggi splende più che mai Co' suoi rai Più che il sol nell'Eritreo. Oggi china, umil, devota vuol far nota La suo fé, l'amor sincero La pietà verso quel figlio Che qual Giglio Là si adora in Mompelliero. |