sti giorni, ma queste pure non si potevano nume-rare con precisione, perché nell'allarme di tutta la popolazione, troppe  se ne raccontava-

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no e fors'anche con qualche esagerazione.

     Il 7 vedendo che il cielo pareva annuvo-lasse, dopo aver ispezionata la Chiesa della Collegiata e le altre Chiese fu stabilito di riportare il SS. al suo posto e la SS. Annunziata pure alla sua Chiesa.

     Non si può descrivere il popolo accorso per questa circostanza, Barga era gremita.

     Furono fatte due solenni processioni con tutte le Confraternite locali riportando il SS. al Duomo e la Vergine alla sua destinazione. Ambedue fecero il giro del paese cantando inni di lode in ringraziamento di essere tutti salvi.

     Sempre però intimoriti perché si sentiva ogni tanto qualche scosserella non notate da tutti perché piccole, si viveva colla speranza che volessero cessare del tutto. Ma fu illusione, ogni tanto se ne sentiva di nuove.

     Quando meno ce l'aspettavamo il dì 11 alle 12 e mezzo una scossa pronunziata si fece nuovamente sentire al popolo di Barga. Non si può descrivere l'impressione che recò, tutti si riversarono  di  nuovo  per  le  strade.  Alle 13

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suonate ripeté ancora più forte.

     Le persone oramai impressionate da tanti giorni credendo forse che volesse ricomin-ciare un altro periodo non sapevano più che risolvere talmente che la notte si decisero di stare all'aperto e molte persone dormirono per ben parecchie notti nelle capanne non avendo il coraggio di stare in casa. I giorni passavano e di tanto in tanto continuava a farsi sentire qualche scosserella che ci teneva in timore.

     Si arrivò al dì 31. Eravamo abbastanza calmi, qualche altro piccolo moto tellurico si era fatto risentire nei giorni passati, ma ben piccola cosa.

     Anzi si diceva da molti ed anche dal Padre Bertelli dell'Osservatorio di Firenze che si sarebbero sentite altre scosse, ma minori e non da impressionare, come le prime e finalmente sarebbero andate a cessare del tutto. Tutto questo incoraggiava abbastanza, ma purtroppo non fu così. Alle 8 e 12 minuti di detta sera, una romba impetuosa si fece nuovamente sentire.


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     Fu breve, ma forte simile ad una mina che scoppia lontana. Quasi subito dopo, si ripeterono altre due scosse ondulatorie e di breve durata. Nuovamente tutta la popola-zione fu in allarme e come era possibile starsene tranquilli ?...

     Eravamo già nella notte e sempre più il timore cresceva. Si temeva sempre di peggio, come successe la prima volta e la maggior parte dei paesani stettero alzati e quelli che avevano le capanne a disposizione vi torna-rono di nuovo.

     Grazia a cielo non vi fu nulla di più, continuava qualche piccolo movimento, ma neppure da tutti notato. Il giorno appresso 1 aprile fu incominciato un triduo nella Chiesa Collegiata a S. Cristoforo nostro Patrono speciale, perché intercedesse presso il Signore, la grazia di far cessare sì desolante flagello.

     La terza sera fu portato processionalmente il Braccio miracoloso di sì grande Protettore intorno alla Chiesa, ed ogni tanto il Clero e il popolo  s'inginocchiavano  riverenti,  mentre il

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Sacerdote benediceva il nostro caro paese.

     Aggiungerò ora a questa mia breve descrizione, che anche nella vicina Parrocchia di Tiglio fino da quando furono udite le prime scosse fu stabilito di fare una festa solenne alla SS. Annunziata esponendo alla puibblica venerazione la Sacra immagine, capo lavoro di Scultura Pisana e in grandissima venerazione fra questo popolo, seguendo la pia tradizione dei loro avi che in simili calamità vi ebbero sempre ricorso.

     Il dì 3 Aprile infatti incominciò un triduo predicato da valente oratore con affluenza sempre crescente di popolo dalla mattina alla sera.

     La sera del dì 5 vi fu illuminazione con fuochi di artificio. La domenica in Albis (6 Aprile) la mattina vi furono diverse Messe piane e alle ore 10 Messa solenne in musica eseguita dall'Egregio Maestro Sig. Saverio Cecchini con gli elementi della Cappella di Barga. Tanto nella mattinata che nel giorno accorsero in processione  molte compagnie del

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Vicariato di Barga con numeroso popolo di seguito talmente che giammai si era veduta tanta affluenza, al dire dei più vecchi a questa Chiesa. Fu spettacolo di devozione veramente ammirando.

     Alle ore 3 Vespro solenne, poi processione attorno al paese. Apriva la detta processione un numero di fanciulle, poi la Confraternita del SS. Crocifisso di Barga, quindi uno stuolo di bambini vestiti a foggia di angioli con lo stemma della Vergine, seguiva la Reliquia della Vergine dietro la Banda Comunale di Barga. Dopo le funzioni la Banda suonò vari pezzi, di scelta musica sul piazzale della Chiesa, poi più tardi fuochi pirotecnici e grande illuminazione tanto a Tiglio di sopra che di sotto e per tutte le circostanti

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