|   Casa Cordati è al suo decimo anno di attività.
              La mostra è organizzata seguendo due criteri: temporale
              e a tema.Nella sala dello studio, dove il pittore ha lavorato negli ultimi
              anni di vita, si trova il Cordati classico, le opere degli anni
              '20 '30. Un periodo definito dall'”umanissimo contenuto” da
              Emilio Pasquini nel 1924. Questi quadri, come per esempio Maschietta,
              sono stati esposti nelle varie mostre del periodo, consentendo
              al Cordati di arrivare alla partecipazione alla Biennale di Venezia
            nel 1928.
 
 Anche se quattro anni prima Carassiti scriveva: “gli intenditori
              di Torino e di Roma, di Venezia e Firenze, il pubblico che non
              ha altra competenza oltre quella del “mi piace” e “non
              mi piace”, hanno garantito a Cordati che l'Arte sua può essere
              proseguita, può essere continuata, che non ha proprio bisogno
              di essere consacrata dalle mostre ufficialissime”; in decisa
              e forte polemica con Biennali e Quadriennali che avevano “messo
              attorno alle loro sale uno steccato, come per un baraccone da fiera,
              accessibile soltanto a quei gruppi che tengono il contatto di gomito
              e di affari con coloro che stringono in pugno le redini del movimento
              artistico”.
 
 Negli articoli dell'epoca si legge l'ammirazione
              per il “disegno perfetto, i piani prospettici rigorosamente
              osservati, i contrasti di luce efficacissimi” (L. G. Paolini
              1930). Cozzani, dall'Eroica del '32: “…anche nel colore,
              che non è mai fangoso e annuvolato; ma sale anzi dai bassi
              grigi e bruni alle più audaci note dei bianchi, dei verdi,
              dei rossi, dei gialli, attraverso accostamenti franchi di toni
              che si accordano nei contatti e rendono perciò un senso
              di musica moderna, ardita ma armonica”.
 
 
 In questa stanza viene esposto un quadro inedito,
              Donna alla finestra, degli anni ’30. Un quadro che richiama
              nello stile, nell’ambientazione, nei colori e nell’atmosfera
              il più famoso e celebrato Giovinetta seduta.
 La sala di mezzo si chiama così dal 1985, quando fu organizzata
              la prima mostra di Bruno Cordati dopo la sua morte. Allora lo spazio
              espositivo era formato solo dalle tre sale che danno sul giardino
              e questa sala era dunque in posizione mediana. La sala lunga era
              l'ultima e fu modificata nel 1997 dall'intervento dell'artista
              Alberto Garutti, che modificò e ampliò il circuito
              che aveva caratterizzato Casa Cordati nei primi tre anni di mostra
              permanente.
 
 Da allora abbiamo sala lunga a e sala lunga b. In queste
              due sale, la sala di mezzo e la sala lunga a, si possono
              vedere              opere degli anni '60 e '70, ancora mai esposte. Come nel 2001 queste
              opere sono a tema, hanno un unico filo conduttore. In molte opere
              del Cordati, nell’ultimo periodo, la figura umana è ancora
              presente, ma ancora di più, rispetto agli ’60, la
              metamorfosi porta a delle figure dai volti senza lineamenti, a
              dei corpi tozzi, quasi senza arti, a dei bozzoli che sono il preludio
              di qualcosa. O la sua fine. Il contrasto con le opere della stanza
              precedente è violento, ma voluto. Secondo me si può dare
              una lettura circolare di queste tre stanze. La vita che finisce
              e che ricomincia.
 
 Tornando indietro, si entra nella sala della cucina e nella
              sala nuova, così chiamata perché è stata l'ultima
              ad entrare a far parte dello spazio museale di Casa Cordati.
 In queste sale abbiamo voluto testimoniare la figura del bimbo
              nella storia pittorica di Bruno Cordati. Tema presente e ben vivo
              in lui sin fagli inizi: “una gran fioritura di bimbi…”,
              Emilio Pasquini, 1923, mostra a Lucca; l’unica sua opera
              presente alla Galleria d’Arte Moderna di Roma è Testa
              di bimbo, comprata dal sottosegretario alle Belle Arti nel 1921.
              La maggior parte dei quadri esposti in queste due stanze, in particolare
              la seconda, non è stata mai esposta prima.
 
 La sala dei disegni è una curiosità che abbiamo voluto
              mantenere anche se si tratta più che altro di studi e di
              schizzi, mentre la sala bulgara è una nuova sorpresa: si
              riferisce agli anni dal '39 al '43, quando il Cordati insegnava
              in Bulgaria. E qui sembra addirittura di scoprire un artista diverso.
              In uno dei periodi più felici della sua vita, Cordati dipinse
              in toni “eccezionalmente ricchi e luminosi” (Paccagnini).
 
 Personal 
              and collective exhibition 
              1921 
                Pacini Institute, Lucca1922 
                Permanent Exhibition, Bagni di Lucca
1923 
                First Regional artistic exhibition, Casino dei Nobili, Lucca
1925 
                First artistic exhibition, Barga
1926 
                IV Spring Exhibition, Livorno 
1927 
                XCIII Esposizione Amatori e Cultori delle Belle Arti
1928 
                II Art Exhibition, Fiume 
1928 
                XVI International Art Exhibition, Venice 
1929 
                Palazzo Ducale, Lucca 
1930 
                IV Regional Tuscan Art Exhibition, Florence 
1930 
                Personal Exhibition, Circolo Lucchese, Lucca 
1931 
                II Provincial Exhibition of Art, Lucca
1931 
                Personal Exhibition, Bottega d'Arte, Livorno 
1931 
                Personal Exhibition, Barga
1931 
                Personal Exhibition, Casa d'Arte, La Spezia 
1932 
                Personal Exhibition, Circolo Lucchese, Lucca 
1932 
                Personal Exhibition, Kursaal, Viareggio 
1934 
                Personal Exhibition, Circolo Centro, Viareggio 
1934 
                I Summer Exhibition, Kursaal, Viareggio 
1935 
                Art exhibition, Barga 
1937 
                IV Art Exhibition, Lucca 
1945 
                Provincial Art Exhibition, Lucca 
1946 
                II Provincial Art Exhibition, Lucca 
1947 
                Art Exhibition, Barga 
1978 
                Art in Lucca 1900-1945, Palazzo Mansi, Lucca 
1980 
                Retrospective Exhibition, Barga 
1985 
                Anthological Exhibition, Barga 
1986 
                Anthological Exhibition, La Nuova Strozzina (Palazzo Strozzi), 
                Florence 
1988 
                Anthological Exhibition, Palazzo Lanfranchi, Pisa 
1990 
                Anthological Exhibition, Sophia and Plovdiv, Bulgaria 
1993 
                Anthological Exhibition, Fontana del Delfino Gallery, Bergamo
Since 
                1994 Permanent Exhibition, Palazzo Cordati, Barga.
 
 |