Quest'opera si trova inedita presso i suoi Nepoti, e presto sarà stampata con ricche incisioni. Oltre a questo lavoro scrisse poi con molta avvedutezza il "Castello di Barga", opera storica, lavoro molto superiore ai precedenti lavori e bene studiato e lungamente meditato così da riportarne il plauso di non pochi personaggi in tal materia eruditissimi, tra i quali il Prof. Michele Rosi che minutamente esaminò il suo manoscritto. In sì fatto lavoro, il nostro caro Pietro vi impiegò 20 anni, studiando gli storici paesani e stranieri che tramandarono a noi il loro illustre nome. 12 A ben riuscire nell'opera sua, dovette sostenere un lavoro faticoso sfogliando minutamente il voluminoso archivio storico del comune di Barga, costretto anche a studiare Paleografia per leggere quegli antichi scritti. (3) L'opera, da tutti desiderata, rimase inedita, ed il povero Pietro morì prima di avere avuto la consolazione di vederla pubblicata. Questo valent'uomo, colpito da apoplessia il 16 Ottobre 1904, nell'ancora vegeta età di anni 64, spirò in Barga fra il compianto dei suoi amati nepoti, Prof. Luigi, Prof. Giuseppe e lo studente Alberto (4) che lo consideravano e stimavano quanto un Padre, e tra quello dei parenti, degli amici e di tutti i compaesani e dei suoi ammiratori. Accompagnato modestamente alla tomba, come modestamente aveva vissuto, fu sepolto nel cimitero comunale di Barga al N. 16 dei posti distinti. Ma se ivi fu chiusa per sempre la sua spoglia mortale, il suo nome, l'esempio delle sue rare virtù, la modestia e la semplicità della sua vita rimarranno sempre vivi in quanti lo 13 conobbero e lo amarono. Il suo nome, per l'opere sue, rimarrà immortale fra quanti nel succedersi dei secoli desidereranno conoscere le glorie della propria patria. 14 NOTE : 1 Tale Canonicato era stato fondato da Angiola del fu Dott. Francesco Falconi di Barga, con contratto del 14 Febbraio 1710 rogato in Lucca da Niccolao Cristofani notaro pubblico. 2 Gli storici fiorentini, in particolare, ed intorno all'anno 1527 lo registrarono Galeotto da Barga ; ma il suo vero nome è Matteo Bartoli di Barga. 3 Vedasi l'articolo dell'Egregio Everardo Borsi inserito nel giornale =Il Telegrafo= di Livorno in data 17 ottobre 1904 N. 289. 4 Figli del fratello avv. Giovanni giudice, morto in Pisa il 25 Marzo 1895. Costui scrisse il Proemio storico al Territorio di Barga che fu stampato in Firenze coi Tipi dell'Arte della Stampa. 15 |