La UILM (UIL) della provincia di Lucca esprime la propria preoccupazione per la trattativa tra i sindacati e la dirigenza del gruppo KME Italy riguardo all’apertura della procedura di mobilità per 275 lavoratori a livello nazionale di cui 142 nello stabilimento di Fornaci).
“Ad oggi – scrive il segretario Giacomo Saisi – le parti restano molto distanti e, nei siti, la tensione aumenta perché non è ancora stata comunicata la data per un nuovo incontro che, come UILM, chiediamo venga fissata al più presto in modo da poter riaprire la trattativa.
La UILM andrà al tavolo ribadendo che l’accordo dovrà prevedere il mantenimento del Forno fusorio Asarco e la sua saturazione in termine di volumi perché, non solo lo riteniamo strategicamente fondamentale per il futuro dello stabilimento di Fornaci di Barga, ma anche dell’intero gruppo italiano, visto che è il maggior fornitore di fuso di rame del sito di Serravalle Scrivia. Chiederemo inoltre che venga ritirata la procedura di mobilità e non ci siano esuberi; solo a queste condizioni saremo disposti a trattare”.
Della vertenza presto si discuterà a livello sindacali anche in dimensione europea come conferma Saisi, peraltro sottolineando che ovviamente le posizioni e le convinzioni assunte dai sindacati cambiano e di molto a seconda della nazione interessata: “Con la nostra posizione risponderemo anche alla convocazione del Syndicat European Trade Union (sindacato Europeo dell’industria) che ha organizzato un incontro presso la sede Industrial Hall di Bruxelles per il giorno 6 marzo che avrà come ordine del giorno: la situazione attuale dei siti europei della Kme e la strategia sindacale”.
[dw-post-more level=”1″] Della vertenza presto si discuterà a livello sindacali anche in dimensione europea come conferma la UILM, peraltro sottolineando che povviamente le posizioni e le convinzioni assunte dai sindacati cambiano e di molto a seconda della nazione interessata: “Su questa convinzione ribatteremo anche alla convocazione del Syndicat European Trade Union (sindacato Europeo dell’industria) che ha organizzato un incontro presso la sede Industrial Hall di Bruxelles per il giorno 6 marzo 2013 che avrà come ordine del giorno: la situazione attuale dei siti europei della Kme e la strategia sindacale”.
Come spiega il sindacato alla riunione parteciperanno una rappresentanza di FIM (CISL) FIOM (CGIL) e UILM (UIL), una dell’ IG Metall (sindacato Tedesco) e una di quello francese: “Ogni paese – scrive la UILM – cercherà di far valere le proprie ragioni: “Noi siamo convinti che le nostre posizioni saranno strategicamente valide e dimostreremo che per il bene dell’intero gruppo un forno fusorio nel sud dell’Europa è indispensabile”.
Continua in queste settimane anche la mobilitazione sindacale e dei lavoratori. Per venerdì 8 sono previste a Fornaci le assemblee dei lavoratori ai quali presenteranno il punto della situazione i sindacati.
“Ci confronteremo con i lavoratori per poi proseguire con più forza nel confronto con l’azienda – ci dice in proposito Massimo Braccini della FIOM – Bisogna trovare altre soluzioni al piano industriale andando soprattutto a combattere i licenziamenti annunciati. Bisogna anche e soprattutto lottare affinché rimanga aperto il forno Asarco e perché questo venga portato alla sua massima produzione perché questo alla fine vorrebbe dire anche abbattere gli esuberi esistenti.
La situazione è certamente complessa, sono necessari indubbiamente altri confronti con l’azienda ma bisogna capire presto se esiste un punto di incontro tra le nostre posizioni perché di tempo a disposizione ne abbiamo sempre meno e ad aprile scattano i licenziamenti.
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