La possibilità per il comune di Barga di avere il nuovo ospedale unico sul proprio territorio è definitivamente sfumata. Il luogo dove sorgerà il presidio unico della Valle non sarà Mologno, bensì l’area di Piano della Pieve proposta dai sindaci di Castelnuovo e Pieve Fosciana.
Il verdetto è arrivato dopo un’infuocata riunione della conferenza dei sindaci tenutasi lunedì 7 gennaio, indetta proprio per arrivare a questa complessa scelta.
Una scelta impegnativa resa ancor più complicata dalla relazione sanitaria prodotta dalla commissione tecnica costituita per la valutazione dei siti.
Da questo documento – reso noto il 27 dicembre scorso assieme alla relazione tecnica e di idoneità sui siti proposti dai comuni – infatti, quasi a sorpresa è emerso che la tipologia di ospedale sarebbe stata differente a seconda del sito scelto, entrando in conflitto con quanto riportato nel protocollo di intesa siglato a febbraio scorso, dove si parlava di un’unica tipologia di ospedale a prescindere dal luogo dove sarebbe sorto.
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Un fatto che ha portato alcuni sindaci a sentire la necessità di ottenere chiarimenti in merito, per evitare che la localizzazione potesse influire pesantemente sui servizi erogati. A definitisi “destabilizzati” da questo “rimescolamento di carte” sono stati i sindaci Adami (Gallicano), Giannini (Vergemoli), Betti (Bagni di Lucca), Lunardi (Fosciandora), Simonetti (Molazzana) i quali hanno chiesto alla conferenza di rinviare la votazione del sito di un giorno, dato che martedì 8 gennaio – domani – si terrà un incontro con l’assessore Regionale alla sanità.
Il più strenuo sostenitore del rinvio della votazione è stato il sindaco di Barga Marco Bonini, che con veemenza e in più riprese ha chiesto ai colleghi sindaci di attendere il confronto con la Regione e posticipare il voto di appena 24 ore.
Ragioni affatto accolte dalla gran parte dei sindaci della Garfagnana che, con Gaddo Gaddi, sindaco di Castelnuovo, in testa, hanno ribadito come l’unica ipotesi di ospedale da prendere in considerazione sia quella approvata nel protocollo d’intesa di febbraio 2012. E che quindi il voto sulla localizzazione, in programma per oggi 7 gennaio, doveva essere espresso assolutamente e senza temporeggiamenti alcuni.
La relazione sanitaria, prodotta proprio su richiesta della conferenza dai sindaci assieme alla relazione tecnica, però, parla chiaro, e parla di due diverse tipologie di ospedale a seconda della localizzazione.
Spaccati sulla decisione i sindaci hanno messo a votazione se rinviare o meno la scelta del sito, attendendo l’incontro e quindi le delucidazioni che avrebbe potuto fornire l’assessore Regionale.
Certi che il nuovo presidio sorgerà con le caratteristiche contenute nel documento di febbraio scorso a prescindere dal luogo, la richiesta di rinvio della votazione è stata bocciata da un’ampia maggioranza.
Favorevoli al rinvio del voto: Fosciandora, Gallicano, Molazzana, Barga, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Coreglia, Fabbriche di Vallico.
Contrari al rinvio della votazione: Camporgiano, Careggine, Castiglione, Giuncugnano, Minucciano, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano, Sillano, Vagli, Villa Collemandina
Astenuti: Vergemoli
Un “fatto grave” – quello di non voler attendere l’incontro con l’assessore regionale alla sanità – secondo Marco Bonini, che ha sottolineato come a voler rimandare la votazione sono stati i sindaci dei comuni con maggior popolazione, e quindi i rappresentanti della maggior parte dei cittadini della Valle. Quasi lasciato solo dai colleghi della bassa Valle, per niente animati dalla stessa passione che ha invece caratterizzato i colleghi della Garfagnana, il sindaco Bonini ha lasciato la conferenza dichiarando di rifiutare di prender parte alla votazione. Rino Simonetti, sindaco di Molazzana, ha attuato lo stesso comportamento.
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La conferenza è quindi proseguita con il punto all’ordine del giorno: l’attesa, controversa, dibattuta scelta della localizzazione del nuovo presidio tra i siti proposti dai comuni e valutati dalla commissione tecnica (Castiglione Garfagnana, non ritenuto idoneo dalla commissione tecnica, Castelnuovo Garfagnana, Pieve Fosciana, Barga – idonei).
Se i sindaci che in seguito si sono astenuti dal votare si fossero allontanati dall’aula forse sarebbe venuto a mancare il numero legale perché la votazione fosse efficace, ma così non è stato e la localizzazione è stata scelta: Pieve Fosciana.
A votare a favore i sindaci di Camporgiano, Careggine, Castelnuovo, Castiglione, Fosciandora, Giuncugnano, Piazza Al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano, Sillano, Vagli, Villa Collemandina.
Si sono astenuti invece i sindaci di Gallicano, Vergemoli, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Coreglia Fabbriche di Vallico.
Assenti: Barga, Molazzana
Secondo il sistema di quote assegnate ad ogni comune, questi i numeri della votazione: favorevoli 206 voti; astenuti 147 voti; assenti 39 voti.
Nessun’altra localizzazione è stata votata.
Finisce così la battaglia per la localizzazione del nuovo presidio ospedaliero; sorgerà tra i comuni di Pieve Fosciana e di Castelnuovo Garfagnana, nelle vicinanze della nuova variante.
Potremmo finalmente dire “è fatta” ma un’incognita, che la maggior parte dei sindaci non ha voluto affrontare, incombe sulla sanità della Valle.
L’ospedale cha sarà costruito a Pieve Fosciana avrà le caratteristiche definite dallo studio preliminare di fattibilità (125 posti letto circa; Pronto soccorso, servizi di diagnostica; ambulatori, dialisi; centro trasfusionale; area chirurgica; maternità e ginecologia; area medica e cardiologica; riabilitazione; studi medici) o quelle prospettate dalla relazione sanitaria di recente produzione (ipotesi “B”, “ospedale che per la sua localizzazione risponde alla domanda locale di base”; 75 posti letto; Pronto soccorso; medicina e chirurgia generale ridotta (ricoveri in day hospital o week surgery); indagini radiologiche con trasmissione d’immagine al centro di riferimento)?
Speriamo di non dover piangere sul latte versato.
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bene, a questo punto i giochi sono fatti e siamo riusciti come sempre a uscirne perdenti per i soliti interessi di campanile, dove piccoli comuni di 600 abitanti riescono a dettare legge a comuni di 4/5 e addirittura 10.000 abitanti. credo che si sia persa una grande occasione, forse anche per colpa anche di certi politici di alto livello che avrebbero potuto dire di più e attivarsi di più mentre in questi giorni abbiamo assistito anche al loro silenzio, ma è inutile recriminare adesso, bensì ragionare su cosa questo voto ci ha dimostrato.
questo voto ci ha detto ancora una volta che Castelnuovo e la Garfagnana sono pronte quando si tratta di chiedere, ma restie quando si tratta di concedere e che mai la valle era stata più spaccata in vecchi retaggi del ducato di Modena e la bassa valle del Serchio di estrazione toscana/lucchese.
le differenze storiche non sono mai state appianate e l’arroganza di parte dell’Alta Valle non è mai venuta meno e questo ci impone di ripensare il nostro rapporto con loro sul fronte dei servizi. personalmente, giusto per dare loro un segnale, proporrei in primis di uscire dal circuito del giudice di pace, che affannosamente cercano di mantenere. servirà forse a poco, ma almeno sarebbe un modo di dimostrare il nostro sdegno verso una decisione miope (ma ahinoi scontata) che penalizzerà nei prossimi anni, tutta la scelta sanitaria della valle.
se tanto dovremo rassegnarci a perdere parte della sanità per una mezza infermeria, tanto vale cominciare fin da ora ad abituarci a coordinarci con Lucca, anzichè con Castelnuovo.
Si discute del nulla perchè l’ospedale non si farà mai. Ma chi mette, con questi “lumi di luna” qualche decina di milioni di euro per un nuovo ospedale? i discorsi sono sempre belli ma molto spesso i fatti si fanno attendere. Non cadiamo nel solito, sterile, campanilismo, inutile e deleterio. Sono tutti discorsi fini a se stessi cosi come l’applauso dei sindaci dopo la votazione che mi è parso, appunto, sterile ed anche un pò fuori luogo. Un pò come uno che compra un biglietto della lotteria ed esulta perchè è uscito il numero di serie, peccato che non sia sufficiente…
Posso riconoscere che dare una preferenza al ogni comune e democratico e quindi dovrebbe fare la decisione definitiva piu accettabile. Pero mi sembre strano che, quando la questione comporta molti fondi pubblici,la scelta rimane nella zona se stessa. Speravo che la base della scelta dovrebbe essere analisi costi-benefeci: obiettivi e quindi fatti al livello superiore di governo.
Chiedo scusa per il mio italiano
Il Sig. Elliot ha perfettamente ragione ed ha espresso in modo estremamente chiaro il concetto.
Purtroppo noi siamo italiani e tali ragionamenti non siamo in grado, non almeno chi dovrebbe, di farli.
La nostra classe dirigente (regolarmente eletta, si badi bene, almeno secondo il loro pensiero) ha un solo interesse: il proprio. Non ne ho ancora conosciuti più di due o tre in Italia che pensino al bene del popolo. Non negli ultimi 30 anni.
E l’interesse di chi ha preso questa decisione è proprio che non ci sia ospedale.