La morte della Televisione Analogica
La velocità e la complessità della vita moderna è tale …
La velocità e la complessità della vita moderna è tale che, a volte, le cose ci passano sopra senza che e ne rendiamo conto.
Non abbiamo più tempo per preoccuparci del loro scorrere ed è come se le vedessimo solo dando un’occhiata nello specchietto retrovisore quando siamo già partiti.
Per dirla in altri termini, guardando diritto davanti a noi, perdiamo tutti quegli eventi importanti che succedono ai margini della nostra vista.
Questa indifferenza culturale e selettiva verso gli eventi che si verificano appena fuori dalla nostra visione, negli ultimi 30 anni sono stati un tema ricorrente del mio lavoro.
L’Italia, assieme a molte altre nazioni Europee, recentemente ha “spento” il segnale tv analogico ed ha spostato tutto sul segnale digitale. Uno dei segni tangibili di questo passaggio è stato il gran numero di televisori analogici che improvvisamente sono diventati inutilizzabili, trasformandosi in immondizia pronta da essere buttata via.
Ho smontato 20 televisioni e le ho utilizzate come punto di partenza per questo lavoro. Ogni dipinto è tratto da alcuni dei componenti ch si trovano dentro questi apparecchi ormai inutili come circuiti, transistor, resistenze, diodi, condensatori, altoparlanti. Tutte cose nascoste alla vista ma che sono state per gran parte della nostra vita compagne fedeli.
I transistor, ad esempio, sono stati realizzati per la prima volta nei laboratori Bell negli Stati Uniti. È stato forse il più importante evento nel mondo dell’elettronica del ventesimo secolo, dato che in seguito hanno reso possibile realizzare circuiti e microprocessori integrati, che sono alla base dell’elettronica moderna.
Ho quindi preso questi minuscoli oggetti e ne ho aumentato le dimensioni, quasi trasformandoli in icone giganti, così che potessimo finalmente vederli in maniera un po’ diversa.
Se avessi ingrandito queste minuscole parti fino alla grandezza, diciamo, di un tempio Maya che può essere visto fin dallo spazio, avrebbe dato alle immagini maggiore importanza?
Questi pensieri sono stati in fondo alla mia mente mentre lavoravo su alcuni dei dipinti in questione, una cosa che ha sentito anche il mio collaboratore nell’installazione, il musicista Gian Marco Marseglia.
Ha composto la musica per l’installazione e per seguire l’evolversi delle immagini è venuto nel mio studio diverse volte mentre dipingevo questi lavori.
Gian Marco ha anche immaginato che quei gruppetti di transistor fossero grandi mandrie di animali in movimento nel deserto visti dall’alto, ed ha così realizzato delle melodie basate su suoni elettronici ma con grandiose variazioni tratte da uno dei programmi documentario sulla natura che, prima o dopo nella vita, tutti abbiamo visto.
Keane
1983-1984 In tour per l’Europa con il proprio teatro di strada “Lord Lucan’s Travelling Box”
Dal 1985 vive e lavora in Italia come pittore
1991 eletto membro della Fine Art Society di Firenze
1992 con Fabrizio Da Prato e Tiziana Fontana forma “Artists at Work”
1996 inizia barganews.com1982 Dudley Art Gallery, Dudley (Inghilterra)
1983 Bournville Painters, Bournville (Inghilterra)
1984 Gallery, Aix en Provence (Francia)
1988 Sala ex Archivio, Castelnuovo Garfagnana (Lucca)
1989 Pantelleria, Trapani
1990 Fine Art University, Nanjing (Cina)
1991 Italian Trade Centre, London (Inghilterra)
1992 Casa di Dante, Firenze
1993 Palazzo della Cultura, Latina
1994 Cardoso Art, Cardoso (Lucca)
1995 Hijack Artvertising, Dublino/Londra/Milano/New York
1996 Hijack Artvertising, Colman Fine Art, Londra (Inghilterra)
1996 Terre d’Acqua Biennale, Vercelli
1996 Terra d’Acqua, Treviso
1996 G7 Group, Sternen, Fluelen (Svizzera)
1997 Altsadthalle, Zug (Svizzera)
1997 Salle des Voutes, Cassis (Francia)
1998 Varkaus Art Museum, Varkaus, (Finlandia)
1999 Joensuu, River Art (Finlandia)
1999 “Candy Factory” Yokohoma, (Giappone)
2000 Sottopassaggio73, Livorno
2003 Signs a Casa Cordati, Barga (Lucca)
2006 The Mutande of Barga, Firenze
2008 Margini – installazione con pietre a 1600 metri di altezza, Monte Pania (Molazzana – Lucca)
2010 The Nuns of Barga, “Artefact”, Fornaci di Barga (Lucca)