Tango Echoes in the Mountains: Marina Mulopulos at Grotta del Vento
On the evening of Saturday 26 July, the dramatic limestone cliffs of the Grotta del Vento became an open-air stage for a concert unlike any other in this year’s BargaJazz Festival. Italo-Greek vocalist Marina Mulopulos brought her latest project, “Piazzolla para mí,” to life in the heart of the Apuan Alps, offering a deeply personal tribute to the revolutionary tango composer Astor Piazzolla.
The performance unfolded just outside the famous caves, with the natural contours of the mountains providing a spectacular and atmospheric backdrop. As the sun dipped behind the ridges of Fabbriche di Vergemoli, the haunting melodies of Piazzolla’s world blended with the wild silence of the alpine park.
Mulopulos was joined by a finely tuned ensemble: David Dainelli on both guitar and piano, Mirco Capecchi on double bass, and Roberto Beneventi on accordion. Together, they reimagined Piazzolla’s music with sensitivity and restraint, honouring its roots in tango while infusing it with jazz phrasing and a meditative lyricism.
Marina’s voice—both intimate and expansive—moved effortlessly between wordless expression and subtle narrative, weaving threads of her Mediterranean heritage into the fabric of the Argentine master’s compositions.
Echi di tango tra le montagne: Marina Mulopulos alle Grotte del Vento
La sera di sabato 26 luglio, le spettacolari pareti calcaree delle Grotte del Vento si sono trasformate in un palcoscenico naturale per un concerto fuori dall’ordinario all’interno del BargaJazz Festival 2025. La cantante italo-greca Marina Mulopulos ha presentato il suo ultimo progetto, “Piazzolla para mí,” un sentito omaggio personale al compositore rivoluzionario del tango, Astor Piazzolla.
Il concerto si è svolto all’aperto, proprio all’ingresso delle celebri grotte, con lo scenario imponente del Parco delle Alpi Apuane a fare da sfondo. Mentre il sole calava dietro le creste di Fabbriche di Vergemoli, le melodie struggenti di Piazzolla si fondevano con il silenzio selvaggio del paesaggio montano.
Ad accompagnare Marina c’era un ensemble raffinato: David Dainelli alla chitarra e al pianoforte, Mirco Capecchi al contrabbasso e Roberto Beneventi alla fisarmonica. Insieme hanno reinterpretato la musica di Piazzolla con delicatezza e profondità, rispettandone le radici nel tango ma arricchendola con accenti jazz e una liricità meditativa.
La voce di Marina — intima e al tempo stesso ampia — si è mossa con naturalezza tra espressioni senza parole e racconti sussurrati, intrecciando la sua eredità mediterranea con l’anima argentina delle composizioni.