Angela Masotti – e infine il corvo – barganews

Angela Masotti – e infine il corvo

Unendo pathos e vertigine narrativa ai brucianti temi di oggi – il collasso ecologico, la guerra, la crisi sociale, la mutazione antropologica – questi racconti calamitano tutto ciò che ribolle nel presente e pure, anche, ciò che d’ignoto e inquietante s’adombra all’orizzonte. Nel farlo, mettono in scena qualche possibile fine del mondo: una fine remota oppure incipiente, allucinante e trasognata, crudele, risibile o grottesca, disperata e poetica. Una fine che incute angoscia, eppure istiga alla rivolta. Perché, a dispetto d’ogni cataclisma, la potenza della vita in tutta la sua sublime bellezza non cessa di aprire brecce, verso una qualche via d’uscita. 

Sarà una coccinella, una lupa gravida, un giovane cembro, una bambina vestita di bianco, una cagna fedele, un ragazzino pescatore, una pianta di glicine, una volpe spersa in città a ridarci una pazza speranza, dopo il nodo alla gola. L’incontro e il connubio tra le umane e non umane creature, in un miracolo che si ripete e si rinnova, ci guida: dalla distopia che il presente prefigura, a ogni altra immaginabile e inimmaginabile utopia.  e infine il corvo here 

 

Angela Masotti nasce tra monti e boschi, in un paese della Toscana, negli anni ’70. Studia letteratura all’università, cerca di andarsene il più lontano possibile: Portogallo, Chicago, Messico. Colleziona tre lauree: Lettere Moderne, Literatura Mexicana, Traduzione Editoriale. Fa qualsiasi lavoro: cameriera, imbianchina, raccoglitrice di mele, insegnante d’italiano agli stranieri, supplente alle superiori, e poi traduttrice. 

Ha scritto quattro libri: una collezione di racconti sperimentali, una storia monumentale delle donne qualunque, un libro di naufraghi e queste Storie d’umani e d’altri animali

Dopo anni di diaspora, è tornata alla sua terra e ora fa la cameriera in un ristorante del circondario.

 
  

  

Combining pathos and narrative vertigo with the burning issues of today—ecological collapse, war, social crisis, anthropological mutation—these stories draw in everything that bubbles up in the present and also what is unknown and unsettling on the horizon. In doing so, they depict possible ends of the world: a remote or incipient end, hallucinating and dreamlike, cruel, laughable or grotesque, desperate and poetic. An end that instills anguish, yet provokes rebellion. Because, despite every cataclysm, the power of life in all its sublime beauty continues to break through, pointing toward some kind of way out.

It might be a ladybug, a pregnant wolf, a young pine tree, a little girl dressed in white, a faithful dog, a boy fisherman, a wisteria plant, or a fox lost in the city that brings us a mad hope after the lump in the throat. The encounter and union between human and non-human creatures, in a miracle that repeats and renews itself, guides us: from the dystopia that the present foreshadows, to every other imaginable and unimaginable utopia. Book online here.

Angela Masotti was born among mountains and woods in a Tuscan village in the 1970s. She studied literature at university and sought to go as far away as possible: Portugal, Chicago, Mexico. She collected three degrees: Modern Literature, Mexican Literature, Publishing Translation. She did any kind of job: waitress, painter, apple picker, Italian teacher for foreigners, high school substitute teacher, and then translator.

She has written four books: a collection of experimental stories, a monumental history of ordinary women, a book about castaways, and these Stories of Humans and Other Animals.

After years of wandering, she returned to her homeland and now works as a waitress in a local restaurant.