Here is briefly how “The Great Thirst” works: today at the Locanda di Mezzo they set up a private party, uncorked some large bottles of wine, cooked some food and invited guests to join in.
To participate the guests had to bring a Magnum, Jeroboam or Methuselah bottle of wine.
The historic convention for naming wine bottle sizes is based on the names of biblical kings. As with many parts of the aesthetics of wine, nomenclature for wine bottle formats reconnects us to the structures of wine culture. Wine has long been a living part of our history and day-to-day lives, and so unsurprisingly the bottle names are connected to one of our oldest documents.
750 ml Standard: Common bottle size for most wine.
1.5 L Magnum: Equivalent to two standard 750 ml bottles.
3.0 L Double Magnum: Equivalent to two Magnums or four standard 750 ml bottles.
4.5 L Jeroboam (still wine): Equivalent to six standard 750 ml bottles.
6.0 L Methuselah is the same size as an Imperial (6 litres) but the name is usually used for sparkling wines in a Burgundy-shaped bottle
No money was charging hands -- nobody was trying to sell anything -- it was simply a question of sharing.
The same was true for the food. The organisers asked people if they had any sausages dangling in their cellar or a cheese which they could not stand the smell of or if they had a lasagne in the freezer taking up space or maybe even (highly unlikely but you never know) a Sicilian aunt who had taught them how to make a stunning caponata which just had to be tasted they could maybe bring them along as “the Great Thirst” is accompanied by a considerable hunger.
The Aristodemos (light version -- Keane (percussioni / percussion), Alessandro Rizzardi (Mandolino / Mandolin) and Fabio Guazzelli (chitarra / guitar)) were there as well to keep the music swinging and the party which started at 3 pm was still going strong as light fell with more than 70 happy guests experiencing their first “La Grande Sete” in Barga Vecchia.
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Ecco brevemente come funzionerà: dalle 15:00 di domenica 29 gennaio, alla Locanda di Mezzo di Barga, ci troveremo per stappare delle bottiglie di vino di grande formato. Per partecipare non vi chiediamo che un piccolo obolo: portare una Magnum a testa (o una Jèroboam ogni due persone; o una Mathusalem, se siete quattro e particolamente agguerriti) di qualsiasi vino, senza limiti di genere.
Per chiarezza: nessuno vi venderà alcunché. Si tratterà solo di pura e semplice condivisione. Le bottiglie che berremo, dal pomeriggio fino a notte, saranno proprio quelle che ognuno di noi – organizzatori compresi – avrà portato.
Lo stesso varrà per il cibo, che però – nonostante sia incredibilmente benaccetto – sarà assolutamente facoltativo. Insomma: se nella vostra cantina penzola un salame, una forma di cacio di cui non sopportate più l’odore, qualche cornocchio di salsiccia di non sapete più quale animale, se una teglia di lasagne vi ingombra da un po’ il congelatore, se avete una zia siciliana che vi ha insegnato a fare una caponata che non teme rivali e non vedete l’ora di farcela assaggiare, ebbene “La Grande Sete”, a cui s’accompagna sempre una considerevole fame, è l’occasione che aspettavate. Noi ci impegneremo a non farvi morire di fame, su questo potete giurarci.
Di obbligatorio dovrete portare solo due cose: una Magnum di un vino che amate e tutta, ma proprio tutta, la vostra implacabile sete: ce ne sarà bisogno.
