Sono di nuovo in cammino, la sensazione è quella di non essersi mai fermati ma nella realtà è passata una settimana e nel frattempo sono anche tornato in Italia. “Life begins where fear ends” è la frase che ho scritto sulla conchiglia appesa allo zaino.
Ho sempre pensato che le persone di fronte alla possibilità di perdere tutto abbiano l’istinto di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, di godersi tutto quello che è possibile, invece non è così perché la paura prende il sopravvento e rimani in attesa di sapere cosa succederà dimenticandoti che la vita non si ferma.
Adesso è tutto apposto, e sono sicuro lo sarà anche in futuro, te ne accorgi perché è una giornata meravigliosa, cammini che è una bellezza e la natura intorno ti tiene tra le braccia e ti rende tutto facile, così facile che dopo 25 chilometri fatti senza nemmeno accorgertene passi oltre il paese nel quale ti saresti dovuto fermare convinto che debba ancora arrivare.
Si sta facendo tardi per fortuna un piccolo paesino si intravede ad un paio di chilometri, è un po’ fuori dal cammino segnalato ma vale la pena tentare….niente! L’unico albergo è chiuso, non c’è possibilità di dormire, devo per forza tornare indietro fino all’ultimo segnale e continuare sul cammino, cosciente che la prima città con possibilità di dormire è a oltre 10 chilometri, mi arrabbio, mi scoraggio perché ho già fatto oltre 31 chilometri, iniziò ad essere stanco, poi mi dico che tutto andrà bene perché spesso basta avere fiducia e non aver paura e tutto si mette apposto.
Mi rimetto in cammino e dopo 500 metri alla fine di un sentiero di cemento vedo una bellissima casa in mezzo al bosco, inizio a pensare come sarebbe stato bello se fosse stato un posto dove poter dormire.
Il cammino ci passa proprio accanto, dare una sbirciatina non costa niente, vedo un cartello scritto in molte lingue che dice: “se sei stanco qui puoi riposarti, bere, mangiare e dormire”.
Mi precipito alla porta e suono il campanello, una donna sorridente mi apre, chiedo se è possibile dormire, mi toglie lo zaino dalle spalle e mi dice: “certo e se vuoi puoi cenare con me, il tempo di farti una doccia e sarà pronto”.
La casa è stupenda, lei non è spagnola, mi parla in inglese ma ha un accento che sembra tedesco, gli chiedo di dove sia e mi racconta che ha venduto la casa in Germania, adesso vive qui, nel piano di sopra ha creato un Albergue con otto posti letto due bagni ed una cucina, ed è tutto a offerta.
Sono il primo e anche l’ultimo almeno per oggi.
Esiste un mondo diverso fatto di persone che credono ancora negli altri, che credono che la vita sia qualcosa di veramente speciale per viverla facendo cose inutili, dando valore a cose che valore non ce l’hanno, è un mondo dove si può perdere, si può stare male e anche perdere la vita stessa ma senza paura e con la consapevolezza e la serenità di aver vissuto profondamente ed in armonia con gli altri, facendo della nostra fragilità un punto di forza e non di debolezza, là dove finisce la paura ed inizia la vita.
A domani e Buen Camino.
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