Il 18 ottobre torna al Barga Jazz Club, dopo il concerto dello scorso anno con Michela Lombardi, Joel Holmes, pianista jazz americano d’eccezione, la cui musica rappresenta l’incontro originale tra culture e sonorità diverse provenienti da tutto il mondo.
In questa serata sarà accompagnato dal trio Off Beat.
Jazz, fusion, funk e soul in un live fuori dagli schemi, un incontro di esperienze diverse che si fondono per generare un’unica idea musicale.
Gli Standard più famosi da Davis a Hancock e brani originali di Joel Holmes, il tutto interpretato con un approccio singolare: un insieme di stili, suoni e forme, che mette al centro l’interplay tra i musicisti.
Joel Holmes – piano | Davide Altamura – guitar | Simone Cortopassi – bass | Giulio Franceschi – drums
Joel Holmes began teaching himself tunes by ear at age 10. He grew up playing with local bands and primarily in church. His family soon moved from Virginia to Baltimore so that he could attend the Baltimore School for the Performing Arts. Later, Joel Holmes became the Director of Jazz at his alma mater. He attended the Peabody Conservatory of Music at John Hopkins University where he earned a Bachelor of Arts in Jazz Performance.
Over the years, Joel has received numerous honors including 2 Grammy Nominations, a gold medal in the Act-so competition of the NAACP, and honorable mention in the John Lennon Songwriting Competition, a finalist in the fifth annual Independent Music Awards and an honorable mention in the VH1 Song of the Year Awards.
Over the last several years, Joel has toured the world with Grammy winning jazz trumpeter Roy Hargrove, vocalist Nnenna Freelon. He is currently in the Quartet of the great Saxophonist Javon Jackson who is an ex jazz Messenger with Art Blakey. Joel Holmes has performed all over the world solo,duos and with his trios touring Italy, France, Taiwan, Japan,Ukraine, Kazakstan, Krygystan, Russia, Greece, Belgium, Germany, Sweden, Norway, Holland, England, Spain, Chile,Ecuador, Uruguay, Canada, USA,Colombia, etc.
Joel Holmes has played with Curtis Fuller,Terrace Blanchard, Gary Thomas, Jimmy Cobb,Roberta Gambarini, Azar Lawrence,Tim Warfield, Greg Osby, Tim Green, Butch Warren, Reggie Workman, Cecil Mcbee and many more. With such a diverse educational and performing background, it is no surprise that his music blends so many styles and influences. From contemporary jazz to gospel to funk to R&B, Joel can be heard fusing these genres and traditional jazz piano stylings such as Art Tatum, McCoy Tyner and Oscar Peterson.
Joel Holmes, pianista e compositore statunitense, ha iniziato a suonare il piano all’età di dieci anni. E’ considerato un vero prodigio del pianoforte e, ad appena trent’anni, si è già conquistato un ruolo di primo piano nel mondo del jazz americano ed internazionale. Ha studiato alla prestigiosa “Baltimore School for the Arts” e si è laureato in Jazz Performance al Conservatorio “Peabody Institute” dell’Università John Hopkins. Il suo talento, apprezzato e conosciuto in molte parti del mondo, dall’Europa all’Asia, dagli Usa all’America Latina, lo ha portato a ricevere premi e riconoscimenti importanti e a collaborare con grandi artisti come Roy Hargrove, Nnenna Freelon, Javon Jackson, Curtis Fuller, Terrace Blanchard, Gary Thomas, Jimmy Cobb, Roberta Gambarini, Azar Lawrence, Tim Warfield, Greg Osby, Tim Green, Butch Warren, Reggie Workman, Cecil Mcbee e molti altri. In Italia collabora con Adam Pache, Attilio Zanchi, Stefano Senni, Pietro Valente, Piero Borri, Raffaello Pareti, Walter Paoli, Nico Gori, Fabio Morgera, Gianluca Lusi, Cristiano Stocchetti, Luigi Gino Del Prete, Stefano Sernagiotto, Titta Nesti, Stefania Scarinzi, Michela Lombardi, solo per fare qualche nome tra i tanti. Ha all’attivo i cd “Eternal Vision”, “African Skies” (con cui ha ricevuto due nominations per i Grammy Awards) e l’ultimo lavoro, “Loose”, in Italia con il sassofonista Gianluca Lusi, prodotto dall’etichetta discografica Tosky Records di Roma. Della sua musica dice che si tratta di un connubio tra influenze musicali, libertà spirituale e interpretazione personale. Suona un repertorio di oltre 300 pezzi ed ha una versatilità che gli permette di padroneggiare diversi stili: jazz tradizionale, contemporaneo, gospel, R&B, soul, hip hop, funk, classico e pop
Off Beat
Davide Altamura (chitarra); Simone Cortopassi (basso); Giulio Franceschi (batteria).
Il trio strumentale nasce nell’ ottobre 2012, anche se i componenti si conoscono da anni ed hanno già condiviso significative esperienze musicali. L’idea è quella di interpretare in modo personale i brani, senza perdere il sound e l’espressività delle versioni originali.
Il repertorio è caratterizzato prevalentemente da standard jazz-fusion con contaminazioni da generi diversi: pop, blues, soul, funk. I musicisti rivolgono particolare attenzione all’ arrangiamento ed alla ricerca del suono. Le serate musicali del trio intendono unire l’atmosfera del concerto da ascolto alla passionalità e al coinvolgimento della serata di intrattenimento.