Un consiglio comunale dai grandi significati quello avvenuto ieri sera a Barga con l’approvazione di due importanti documenti legati a tematiche sociali come il riconoscimento della cittadinanza onoraria ai figli di cittadini stranieri residenti a Barga e la creazione di un registro comunale sulle unioni civili, per dare qualche diritto in più alle coppie di fatto.
Si è parlato anche della nuova Tares e della sua iniquità, con un ordine del giorno con il quale il Comune di Barga minaccia la disapplicazione della tassa se il governo non corre ai ripari; si è parlato anche di KME con un ordine del giorno approvato all’unanimità, alla vigilia delle assemblee tra lavoratori e sindacati previste per domani. Per venerdì è previsto anche un incontro del sindaco di Barga con i sindacati.
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Un consiglio comunale di notevole importanza soprattutto dal punto di vista dei diritti sociali, quello che si è svolto ieri sera a Barga.
Tra i punti all’ordine del giorno, come già anticipato nei giorni scorsi, l’approvazione di due documenti per la concessione della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia e residenti nel comune di Barga e per la realizzazione di un registro comunale delle unioni civili che permetta anche a chi convive di poter accedere ad eventuali agevolazioni quali l’assegnazione delle case popolari e via dicendo.
Punti importanti, sicuramente simbolici almeno in parte visto che comunque la Legge italiana in proposito è ancora piuttosto severa, ma che senza ombra di dubbio pongono il comune di Barga all’avanguardia su tematiche di notevole attualità in fatto di diritti sociali. Barga apre una strada che per il momento è unica; nel nostro territorio, in Valle del Serchio, non esistono altri comuni che permettano la cittadinanza italiana, seppur onoraria a bambini stranieri.
Stesso discorso con le unioni civili. Anche qui il comune, unico caso in Valle del Serchio, ha presentato un ordine del giorno per la costituzione di un apposito registro comunale che apre la possibilità a chi convive per vari motivi, si tratti di coppie dello stesso sesso oppure no, di accedere ai diritti riservati per il momento alle sole famiglie legate da matrimonio. Chiaramente il registro comunale per le unioni civile offre anche un minimo di agevolazioni laddove esistono particolari problematiche legate a problemi economici. Critica, di fronte a queste due proposte, la posizione del gruppo Consiliare “Spazio Libero” che infatti ha votato contraro i due ordini del giorno.
In consiglio comunale anche l’approvazione di altri documenti ufficiali. Tra questi un nuovo ordine del giorno contrario all’applicazione della famigerata TARES, la nuova tassa sui rifiuti che se verrà attivata porterà nuovi pesanti aggravi a danno delle tasche dei cittadini e soprattutto delle attività commerciali, con maggiorazioni che vanno dal 15 al 30% in più rispetto all’attuale tassa.
Gli stessi amministratori comunali, sindaco Marco Bonini e assessore alle finanze Giampiero Passini in testa, hanno denunciato l’iniquità della tassa e su questo si è ritrovato concorde tutto il consiglio comunale, tanto che alla fine è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno nel quale si minaccia la disapplicazione della TARES e si invita il Governo a rivedere o comunque a rinviare l’imposta. Una presa di posizione che riprende una protesta partita in alcuni comuni della Toscana e che l’UNCEM aveva rilanciato nei giorni scorsi.
Infine l’approvazione di tutto il consiglio di un ordine del giorno sulla difficile situazione occupazionale di KME e dello stabilimento di Fornaci. Era stato presentato dal gruppo “Spazio Libero” in forma di mozione un po’ di settimane orsono, ma alla luce degli ulteriori sviluppi di queste settimane, il documento è stato modificato ed integrato in un ordine del giorno che dà mandato al sindaco di sostenere le iniziative dei sindacati e dei lavoratori e di fare tutto il possibile per coinvolgere le istituzioni nel favorire uno sviluppo positivo della vertenza.
A proposito di KME, nei prossimi giorni i sindacati incontreranno in assemblee i lavoratori per presentare le nuove proposte venute dai vertici dell’azienda negli incontri avvenuti la scorsa settimana a Firenze: la riduzione degli esuberi che, a Fornaci, dovrebbe aggirarsi attorno alle 69 unità, l’utilizzo di ammortizzatori sociali per gli altri esuberi annunciati; il mantenimento del forno Asarco, anche se difficilmente potrà esserne prevista la saturazione; e l’abbattimento dei premi di produttività per tutti i dipendenti che, tradotto in soldoni, vorrebbe dire – come ha ricordato il sindaco durante il consiglio comunale – una diminuzione di circa 2000 euro l’anno a testa. Tutti elementi non facili da digerire, ma per il momento l’unica strada che sembra percorribile per evitare i licenziamenti annunciati nei mesi scorsi.
Intanto per venerdì, dopo le assemblee che si terranno in fabbrica già da domani, è previsto anche un incontro tra il sindaco di Barga e le organizzazioni sindacali per approfondire meglio il cammino previsto da qui alle prossime settimane.
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