L’andamento negativo di tutti i settori merceologici del commercio provinciale (vedi tabella in basso) hanno sollevato la preoccupazione di Camera di commercio, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, i quali hanno invitato i sindaci a partecipare a un vertice per riflettere sui pessimi andamenti dell’economia locale
È allarme per il commercio in Lucchesia; una crisi che, ovviamente, coinvolge anche gli esercenti del Centro Commerciale Naturale di Fornaci che, già a giugno scorso, avevano lanciato un primo segnale organizzando un incontro pubblico.
Una tavola rotonda alla quale furono invitati cittadini e amministratori per riflettere proprio sulla crisi economica in atto e sui cambiamenti che il commercio, anche locale, sta attraversando.
A distanza di alcuni mesi, i dati pubblicati da Confcommercio e Confesercenti non lasciano dubbi sulle difficoltà denunciate a Fornaci e in ogni altra parte della provincia: il segno negativo, per quel che riguarda l’anno 2012, è davanti ad ogni percentuale, per tutti i settori merceologici (vedi tabella in basso).
[dw-post-more level=”1″]Numeri in continua flessione resi noti dalle associazioni di categoria che, preoccupate per questo terribile trend, hanno indetto un vertice con i sindaci di Lucca, piana e valle del Serchio per ragionare sul da farsi.
Si terrà dunque domani presso la sede della Camera di Commercio di Lucca un incontro tra enti e associazioni per chiarire la drammatica situazione del commercio locale a tutti i livelli; saranno presenti i sindaci e rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna. Un prosieguo dell’iniziativa del 28 gennaio scorso quando gli operatori della provincia aderirono alla giornata nazionale di sciopero contro la forte pressione fiscale. Da quella data l’andamento non è certo migliorato, e la necessità di prendere iniziative si è fatta più pressante.
I DATI PROVINCIALI ANNUALI (in termini percentuali):
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari: – 2,6 (2009); – 1,5 (2010); – 4,4 (2011); – 8,0 (2012).
Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari: – 6,6 (2009); – 3,4 (2010); – 3,8 (2011); – 8,6 (2012).
Abbigliamento e accessori: – 6,1 (2009); – 3,6 (2010); – 3,9 (2011) – 7,5 (2012).
Prodotti per la casa ed elettrodomestici: – 7,7 (2009); – 3,4 (2010); – 4,8 (2011); – 9,7 (2012).
Altri prodotti non alimentari: – 6,2 (2009); – 3,1 (2010); – 3,2 (2011); – 8,9 (2012).
Piccola distribuzione: – 7,5 (2009); – 3,9 (2010); – 5,2 (2011); – 9,5 (2012).
Media distribuzione: – 4,0 (2009); – 2,8 (2010); – 2,7 (2011); – 7,6 (2012).
I DATI PROVINCIALI TRIMESTRALI DEL 2012 (in termini percentuali):
Totale: – 6,6 (primo trimestre); – 5,9 (secondo trimestre); – 9,9 (terzo trimestre); – 9,0 (quarto trimestre).
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari: – 3,9 (primo trimestre); – 7,7 (secondo); – 9, 1 (terzo); – 11,3 (quarto.
Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari: – 8,1 (primo); – 5,9 (secondo); – 11,2 (terzo); – 9,3 (quarto).
Abbigliamento ed accessori: – 9,0 (primo); – 5,8 (secondo); – 8,1 (terzo); – 7,1 (quarto).
Prodotti per la casa ed elettrodomestici: – 9,6 (primo); – 7,0 (secondo); – 11,6 (terzo); – 10,7 (quarto).
Altri prodotti non alimentari: – 7,1 (primo); – 5,5 (secondo); – 12,8 (terzo); – 10,1 (quarto).
Piccola distribuzione: – 7,7 (primo); – 7,3 (secondo); – 12,3 (terzo); – 10,6 (quarto).
Media distribuzione: – 6,8 (primo); – 5,3 (secondo); – 10,3 (terzo); – 8,1 (quarto).
fonte: confcomemrcio.lu.it
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