Il 7 ottobre sarà ricordato da tutti come una giornata di immensa gioia. In questa domenica infatti la comunità fornacina si è orgogliosamente ritrovata a stringersi attorno a un suo figlio, il caro don Lorenzo Bianchi, che ha celebrato la sua messa novella nel paese natio. Ricordiamo infatti come sia tradizione che un sacerdote appena ordinato celebri la prima messa pubblica nel luogo d’origine: nel caso di Lorenzo, presbitero dallo scorso 30 settembre, questa giornata ha segnato il proprio ritorno a Fornaci, un ritorno avvenuto, è il caso di dirlo, non solo alla famiglia ma anche ad una comunità che ha sempre visto il giovane impegnato in prima linea nella vita religiosa e pubblica cittadina.
I festeggiamenti di preparazione e la giornata erano stati organizzati con cura e dettaglio da don Antonio, orgoglioso e felice di poter celebrare un evento che a Fornaci non si ripeteva da più di mezzo secolo: la messa novella di un sacerdote fornacino diocesano. Dopo una settimana di adorazione eucaristica e dopo il suggestivo spettacolo della chiesa di Cristo Redentore completamente illuminata dalle torce, l’Unità Pastorale ha così potuto assistere al grande rientro del novello sacerdote.
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L’appuntamento ha avuto luogo sul sagrato della chiesa di Ponte all’Ania: ad accoglierlo don Lorenzo ha trovato non solo don Antonio, ma anche tanti conoscenti tra i quali l’amico di sempre Carlo Donati che ha tenuto un emozionante discorso di bentornato; ad accompagnare il tutto, la filarmonica Luporini di Barga. Dopo una breve visita in chiesa è partito il corteo motorizzato, sotto la guida del Vespa Club di Barga e del Gruppo dei Ragazzi del Cuore; don Lorenzo è così giunto su di un’auto d’epoca scoperta sino a Piazza IV Novembre, dove ha trovato ad attenderlo una piccola folla. In tutta la mattinata circa un migliaio di persone provenienti da Fornaci e da tutti i paesi limitrofi hanno voluto manifestare, gravitando intorno alla piazza, alle vie e alla chiesa, un segno concreto della propria stima e del proprio affetto per il novello presbitero. In piazza don Lorenzo ha ricevuto il saluto delle autorità per il Sindaco Marco Bonini e rivestito i sacri paramenti, mentre i ragazzi del dopo cresima sbandieravano gli striscioni preparati e i bambini dell’Unità Pastorale facevano volare al cielo una miriade di palloncini colorati, cui precedentemente erano state legate delle brevi preghiere per il giovane.
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Si è dunque formata la processione a piedi che, attraverso Via della Repubblica e Via Mozza, ha condotto don Lorenzo alla chiesa di Cristo Redentore, dove intanto i campanari di Barga facevano la tradizionale “toccheggiata” in onore del nuovo presbitero. La chiesa, letteralmente gremita, ha visto l’emozionante celebrazione della S. Messa da parte di un impeccabile don Lorenzo, affiancato per l’occasione non solo da don Antonio, ma anche da Mons. Roberto Filippini, rettore del Seminario di Pisa, don Luca Facchini, viceparroco di Calci ove il nostro ha prestato servizio nell’ultimo anno, P. Paolo Biagi che nella scorsa settimana ha tenuto il ciclo predicatorio in preparazione alla messa novella, gli amici Padri Walter, Alberto e José sacerdoti messicani che prestano servizio a Fornaci in occasione delle festività, i diaconi Luigi Moscardini e Marco Tomei e alcuni degli (ormai) ex compagni di seminario di Lorenzo, tra cui il molognese Alessio Lenzarini che il prossimo 25 novembre diventerà diacono, avviandosi sullo stesso percorso del festeggiato.
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Al termine della bella celebrazione, il novello sacerdote ha avuto sincere e sentite parole di ringraziamento per tutti. Anzitutto per la famiglia, cui anche la comunità ecclesiastica non può che essere estremamente grata per il grande dono fattole: il babbo Maurizio, la mamma Anna Stella, la sorella Lucia, gli zii e le zie, che non solo lo hanno sempre sostenuto e incoraggiato, ma hanno soprattutto contribuito col proprio esempio e il proprio insegnamento a far germinare e crescere la vocazione del caro Lorenzo. Per Mons. Filippini, i sacerdoti e gli amici che lo hanno accompagnato in questi anni di studio e lavoro; per don Antonio che lo ha affiancato dal 2007 e per coloro che hanno col proprio impegno reso possibile lo svolgimento di questa bella giornata. Ma soprattutto per i tanti giovani che da anni Lorenzo, come parrocchiano prima e come seminarista poi, ha educato alla fede: un’attività fondamentale non solo per i ragazzi ma anche per sé stesso e il proprio cammino religioso.
La cerimonia, scandita da ripetuti e scroscianti applausi, si è conclusa con il bacio delle mani consacrate da parte dei presenti e con un lauto rinfresco offerto dai volontari dell’Unità Pastorale a tutti i presenti.
L’evento è stato per tutti motivo di profonda gioia e commozione. Non si trattava affatto di retorica, ma di sentimenti genuini per un ragazzo che la comunità ha visto nascere e crescere, per altro da una famiglia da sempre impegnata nell’insegnamento, nel volontariato e nella vita amministrativa, come ha ricordato il Sindaco nel suo discorso. Un ragazzo che ha sempre avuto un sorriso e una buona parola per tutti e che non ha mai temuto di mettersi in prima linea e “sporcarsi le mani” per la fede; il cammino della sua vocazione – come ogni cammino, bellissimo e a tratti difficoltoso –, iniziato nella nostra Fornaci tanti anni fa, ha visto oggi il suo compimento. La comunità ha manifestato per l’occasione tutto il proprio orgoglio e tutto il proprio affetto. Un grande augurio a don Lorenzo per oggi e per quanto intraprenderà nei prossimi, lunghi anni.
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