Chiusura all’insegna degli antichi mestieri per la sagra della polenta e uccelli che ha concluso l‘edizione 2012 – la numero 44 – con la rievocazione della sgranatura del granturco otto file e coltivato nei campi di Filecchio, ovviamente.
Per scoprire come la polenta arriva nei piatti e per tramandare quelle che un tempo erano attività usuali, quest’anno gli organizzatori della sagra hanno pensato di coinvolgere il pubblico proponendo questo mestiere partendo già dalla mattina, con una sfilata di trattori che da Filecchio si è spostata a fornaci attraversando via della Repubblica a Fornaci.
Circa 40 i mezzi tra vecchi e nuovi che hanno preso parte alla parata, poi ritrovatisi carichi di goliardia presso l’area della sagra.
Dal pomeriggio largo al lavoro di sgranatura, rievocato con diverse tecniche e macchinari, dai semplici oggetti manuali alla più efficiente sgranatrice meccanica, utilizzati dagli anziani più esperti e dai giovani più volenterosi.
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La festa della sgranatura è stata preceduta da un pranzo al quale ha preso parte anche il nuovo questore di Lucca, amante, a quanto si apprende, delle tradizioni popolari; a far da padroni di casa i rappresentanti della Misericordia e dei Donatori di Sangue di Filecchio e dell’Unità Pastorale, assieme al vicesindaco e al presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle.
Il momento del pranzo, partecipato da diverse decine di persone come nella migliore tradizione della sagra, è stato allietato dai musici Giuliano Nardi, Gianpiero Nardini e Sergio Togneri che hanno cantato e suonato stornelli e canti popolari ricreando l’atmosfera dei momenti conviviali di un tempo.
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