Lo aveva annunciato già un po’ di tempo fa l’assessore all’ambiente, Giorgio Salvateci ed anche ultimamente avevamo parlato del problema grazie alla lettera inviataci da Paola Ginestri di Barga. Ovvero: sollecitare gli organizzatori di sagre ed eventi paesani a contribuire in maniera più mirata alla raccolta differenziata. E’ innegabile infatti che la quantità di rifiuti che si producono in una sagra, frequentata ogni sera da centinaia di persone, sia particolarmente ingente e che una raccolta migloio0re di organico, plastica e quant’altro potrebbe contribuire a migliorare la nostra percentuale di raccolta differenziata, ma soprattutto ad inquinare meno.
E’ di questi giorni l’invito inviato a comitati paesani e associazioni da parte di Salvateci per un incontro sul problema che si terrà mercoledì 4 luglio alle ore 21, cioè domani, nella sala consiliare di palazzo Pancrazi.
Oggetto della riunione: il corretto smaltimento dei rifiuti prodotti in sagre e eventi gastronomici.
Il sindaco Marco Bonini e l’assessore all’Ambiente, Giorgio Salvateci, hanno convocato le diverse realtà impegnate nell’organizzazione di manifestazioni eno-gastronomiche. Sarà questa l’occasione per un confronto sulle tematiche del corretto smaltimento dei rifiuti, in particolare in relazione alle modalità di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti stessi. Basti pensare all’utilizzo del materiale monouso come piatti, posate e bicchieri. Un argomento ed una problematica interessante da discutere, pensando che in alcune regioni si concedono addirittura contributi alle associazioni che si impegnano nelle sagre per una migliore raccolta differenziata o che utilizzano apparecchiature (tipo lavastoviglie) per abbattere il consumo di stoviglie monouso.
“utilizzano apparecchiature (tipo lavastoviglie) per abbattere il consumo di stoviglie monouso”
Scusate ma questa mi sembra un’assurdità. Esistono materiali, oggi, come il Mater-Bi o il PLA, la foglia di palma, per non parlare del comunissimo legno o polpa di cellulosa o cartoncino non laminato … sono tutte cose monouso e allo stesso tempo biodegradabili.
Utilizzare la lavastoviglie significa spendere uno sproposito in coperti riutilizzabili, sic.te rimane una cosa meno igienica, in terzo luogo si utilizzano saponi che finiscono nell’ambiente, si consuma energia elettrica, acqua …. nell’ottica di abbattere i consumi e rispettare l’ambiente mi sembra una scelta veramente poco saggia.
Si parlava solo in generale di quello che si sta facendo attorno ad un problema che in effetti non è da sottovalutare. In alcuni casi ed in alcune regioni si fa così, ma non credo che in Toscana si sia adottato questo tipo di iniziative e tantomeno che il Comune sia in grado di concedere contributi per lo scopo. Peraltro quello che tu dici e proproni (da esperto in materia quale sei 🙂 )mi sembra interessante e percorribile.
Si si Luca, avevo capito che non era riferito in particolare a Barga, anche la mia replica aveva carattere generale.
La soluzione “perfetta” al problema ambiente non c’è purtroppo, però qualcosa si può fare secondo me per migliorare la situazione.
Ti preannuncio a brevissimo, tra pochi minuti, un articolo sulla riunione tenuta in comune dall’assessore Salvateci con i rappresentanti delle associazioni…