Giovanni Pascoli vita, immagini e ritratti: questo il titolo del bel volume presentato questo pomeriggio nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte del poeta.
Ne sono autori Umberto Sereni (ordinario di Storia Contemporanea e studioso pascoliano), Gianfranco Miro Gori (Sindaco di San Mauro di Romagna) e Rosita Boschetti (direttrice del museo Pascoli di San Mauro) che hanno raccontato la storia del poeta approfondendo l’infanzia, l’adolescenza e il grande lutto per l’omicidio del padre (Gori); il tempo trascorso nella quiete di Castelvecchio e Barga (Sereni); gli anni dell’università e dell’insegnamento a Matera, Massa, Livorno, Messina, Pisa e Bologna (Boschetti).
Ne risulta un volume che pone in nuova luce il poeta spogliandolo dalla retorica che a volte ha frainteso o mal raccontato la sua biografia e non per ultimo instaura un primo, ottimo rapporto con San Mauro di Romagna, luogo di nascita del Poeta.
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Presentato a Barga presso il teatro dei Differenti da cui lo stesso Pascoli pronunciò il memorabile discorso “La grande proletaria si è mossa”, al pomeriggio hanno preso parte Marco Bonini, sindaco del comune di Barga, Alessandro Adami, presidente della Fondazione Pascoli, Alessandro Bianchini, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Valerio Cervetti, curatore del volume e Giulio Ferroni, ordinario di letteratura italiana presso l’università La Sapienza di Roma, storico di letteratura italiana, critico letterario e giornalista; presenti, ovviamente, anche gli autori, e in platea il curatore del patrimonio pascoliano Gianluigi Ruggio, il senatore Andrea Marcucci, numerosi membri del consiglio comunale e i tanti ch a loro modo contribuiscono a mantenere vivo Pascoli nel comune di Barga.
“Giovanni Pascoli vita, immagini e ritratti” si pone come uno dei momenti più alti del Centenario Pascoliano poiché non è solo un saggio come ne esistono già numerosi ma è un volume che – come la poesia dello stesso Giovanni pascoli – è ottimo sia formalmente che per i contenuti. La grafica ben curata, le numerose foto e i documenti anche inediti uniti agli scritti di Sereni, Gori e Boschetti raccontano “la storia di un poeta che ha formato la coscienza degli italiani… facendo emergere una storia straordinaria che merita di essere conosciuta”.
Come spiegato meglio dal professor Ferroni davanti a una platea gremita, il volume da un’immagine globale di Giovanni Pascoli, ponendolo in una dimensione integrale in cui l’uomo e il poeta non sono due entità distinte ma un unicum, restituendo così un’immagine nuova di Giovanni Pascoli.
httpv://youtu.be/1u_bTgc65yg
Il “più grande poeta moderno dopo Leopardi” è finalmente presentato come più consapevole e completo, e non unicamente guidato dalla sua psicologia spesso definita contorta; un Giovanni Pascoli che alternativamente si chiude e si apre al mondo concentrandosi a volte sull’interiorità, sull’intimità, sulle piccole cose e altre volte desideroso invece di essere grande poeta classico, impegnato anche nella vita civile e politica. Che insomma compie un percorso esistenziale organico piuttosto che di procedere per fasi separate (le tre scrivanie nel suo studio di Castelvecchio lo testimoniano… ora la poesia, ora la lirica classica, ora gli studi danteschi ma tutte e tre sempre a disposizione).
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Alla presentazione è seguita la consegna di medaglie realizzate dalla fondazione Pascoli e consegnate agli intervenuti per sottolineare la riconoscenza verso l’importante contributo dato da questo volume; l’epilogo è stato un aperitivo offerto in un luogo pascoliano, il Caffè Capretz, uno dei ritrovi “mondani” di Giovanni Pascoli.