Domani niente campionati di calcio. Né quelli professionistici, né quelli dilettanti, a quanto risulta dalle ultime notizie comunque ancora da confermare. La morte di un giocatore del Livorno, Piermario Morosini, avvenuta oggi all’ospedale di Pescara dopo che si era sentito male durante l’incontro Pescara – Livorno di Serie B, ha indotto la Federazione Italiana Gioco Calcio a sospendere tutti i Campionati.
La decisione riguarderebbe appunto tutti i campionati. Non solo quelli principali, ma anche i campionati dilettanti e i campionati giovanili.
La morte di Piermario Morosini è stato indubbiamente per tutto il mondo delloi sport un altro duro colpo. Nel giro di un mese si sono registrati quattro casi di atleti o ex atleti colpiti da arresto cardiaco: Fabrice Muamba, l’unico che ce l’ha fatta, Franco Mancini, Vigor Bovolenta e adesso Morosini.
A proposito della disgrazia che ha colpito il mondo dello
sport e a queste morti che,si potrebbe dire, colgono ragazzi assolutamente monitorati in quanto professionisti, ripropongo una mia traduzione dal
quotidiano “Le Monde” del 28-10-2011 che questo blog a suo tempo non ha publlicato.
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Si intitola: IL PITONE BIRMANO POTREBBE ESSERE LA CHIAVE PER LA SALURTE DEL CUORE UMANO.
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Un team di ricercatori statunitensi nutre grandi speranze nel pitone birmano. Qusto rettile che può raggiungere la lunghezza di otto metri e un peso che può superare i novanta chili, potrebbe contenere la chiave di nuovi trattamenti per prevenire o combattere le malattie cardiache umane.
In grado di ingoiare un alligatore o un cervo, il più grande rettile del mondo, secerne allora degli acidi grassi dalle proprietà benefiche per il cuore. Gli scienziati dell’Università del Colorado, a Boulder, hanno scoperto che le quantità di trigliceridi, principali elementi che fomano i grasso e oli naturali, sono state moltiplicate
per cinquanta nel sangue dei pitoni il giorno dopo avere inghiottito una preda. Nonostante il forte aumento di questi grassi nell’organismo dei serpenti, gli autori degli studi, pubblicati sulla rivista americana Science del 28 ottobre, non hanno travato o constatato depositi di grasso nei loro cuori. Di più, essi hanno misurato l’aumento di un enzima, chiamato superossido dismutasi, molto conosciuto per i suoi effetti protettivi sul muscolo cardiaco, inclusi gli esseri umani.
Dopo avere determinato la composizione chimica del plasma sanguigno (componente liquida del sangue) dei pitoni in piena digestione, i ricercatori hanni iniettato, il liquido o una sostanza simile ricostituita, in alcuni pitoni che avevano lo stomaco vuoto. Dopo queste iniezioni, questi serpenti hanno mostrato un marcato accrescimento delle dimansioni del cuore e segni di una buona salute cardiaca.
I ricercatori hanno ripetuto l’esperimento con topi ed hanno e hanno constatato gli stessi effetti benefici sul cuore dei roditori che è aumentato di dimensioni.
“Abbiamo scoperto che una certa combinazione di acidi grassi può avere effetti benefici sulla crescita cardiaca di organismi viventi”, afferma Cecilia Riquelme, autore principale dello studio. “Ora cerchiamo di comprendere il meccanismo molecolare alla base di questo processo e speriamo che i risultati sbocchino in nuove terapie per migliorare il trattamento delle malattie cardiovascolari umane”.
Studi precedenti hanno mostrato che la massa del cuore dei pitoni birmania umentava del 40% tra le 24 e 72 ore dopo un pasto abondante e che l’attività del loro metabolismo quadruplicava immediatamente dopo avere ingerito la loro preda. I pitoni che possono digiunare anche per un anno con pochi effetti negativi sulla loro salute, vedono il loro cuore quasi raddoppiare di taglia dopo un pasto. Poichè qusta aumento della massa del muscolo cardiaco e similare negli atleti, studiare il cuore dei pitoni potrebbe aiutare i ricercatori a migliorare la salute del cuore degli esseri umani, giudicano gli scienziati.
Essi rilevano che c’è anche un “cattivo” aumento del volume del cuore, principale causa delle morti subite da giovani atleti. Se delle malattie possono provocare uno ispessimento del muscolo cardiaco ed una riduzione delle camere del cuore risultante dal fatto che lavora di più per pompare il sangue, un allargamento risultante da un esercizio vigoroso è invece una buona cosa, sottolinea Leslie Leinwand, professoressa di biologia che ha diretto questi lavori. “Ci sono molte persone che non sono in grado di fare dell’esercizio fisico perchè soffrono di una malattia cardiaca” nota questa biologa, aggiungendo che” sarebbe bene mettere a punto un trattamento capace di indurre la crescita delle cellule cardiache” in questi pazienti.
Le Monde del 28-10-2011
Luti Giuseppe
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