Il Partito Comunista dei Lavoratori commenta la situazione della Garfagnana
Chiamata la piccola Svizzera per le sue stupefacenti bellezze naturali, la Garfagnana non può certamente definirsi altrettanto straordinaria da un punto di vista prettamente sociale e politico. Nel bel mezzo di un’enorme crisi economica e occupazionale che la sta investendo, il suo popolo da buon incassatore, continua a ricevere duri colpi ben assestati con la spiacevole conseguenza, vista la totale mancanza di un contrattacco, che prima o dopo finirà letteralmente al tappeto. E’ davvero strana la natura del garfagnino: un vero leone rinchiuso tra le mura del Bar, negli ambienti adiacenti al posto di lavoro, dove la semplice vista del borghese, del capo, del consigliere comunale, lo trasforma con la rapidità della luce in agnello. Il servilismo è diventato parte integrante della vita garfagnina, dove parti sociali e partiti politici hanno lavorato a lungo per raggiungere questo stato di cose, e dove sfortunatamente sono riusciti appieno. E’ qui, in questa terra, dove la politica ha solo ed esclusivamente un ruolo elettorale, dove niente importa se aziende chiudono lasciando che i propri lavoratori rimangano da soli con il proprio mutuo da pagare e la mancata possibilità di poter sostenere la propria famiglia. E’ qui, dove invece di opporsi con tutte le forze alla costruzione di un nuovo ospedale unico, il quale porterà inevitabilmente grossi disagi sanitari ed indiscussi tagli di personale, ma evidenti profitti per alcuni privilegiati, tutto rimane fermo in attesa degli sviluppi. Giunti a questo punto sorgerà spontanea in voi la domanda: “Facile per te sentenziare per mano di una penna! Che cosa hai fatto per opporti a questo scempio?” La mia risposta non può che essere questa: “Io personalmente niente”, ma se la stessa domanda la poniamo sotto quest’altra forma: “Che cosa ha fatto il tuo Partito per opporsi a questo scempio?”, posso affermare con estrema fierezza: “Molto! E continueremo senza alcun dubbio a lavorare a fondo, opponendoci contro le istituzioni concertate con il capitale”. Il Partito Comunista dei Lavoratori ha da sempre manifestato il proprio dissenso verso la politica esclusivamente elettorale presente in questa terra, dove tutto rimane fermo in attesa di chissà che cosa. Ci siamo sempre esposti in prima linea contro la strana natura dei partiti che si definiscono comunisti, i quali partecipano attivamente al massacro istituzionale garfagnino; sono risultati inutili i nostri innumerevoli inviti alla costruzione di un fronte di lotta comune per opporsi al massacro istituzionale. E’ estremamente evidente che quelle forze politiche non potranno mai unirsi a noi in un fronte comune, visto che sono tra i protagonisti di questo sterminio sociale, visto che fanno parte di svariate giunte, comunali e provinciale. E’ davvero inspiegabile come sia stata ignorata la nostra ultima proposta, dove in un comunicato inviato alle parti sociali e alla Federazione della Sinistra garfagnina chiedevamo: “Siamo convinti che sia necessario sottolineare tutta la complicità istituzionale locale e provinciale a questa totale anarchia borghese; pertanto invitiamo tutta la sinistra radicale, di movimento, il sindacato, ad aprire un tavolo di discussione per poter organizzare una grande manifestazione, proletaria e popolare, che evidenzi tutto il suo dissenso verso gli attacchi ingiustificati portati alla classe lavoratrice. La semplice solidarietà a tutti quei Lavoratori in precarie condizioni di occupazione non porterà a niente; solo una manifestazione di piazza potrà evidenziare tutta la nostra avversione verso le classi dirigenti locali e provinciali collaborazioniste del massacro operaio garfagnino.” Pertanto, a fronte di una palese mancata partecipazione al fronte proletario e popolare di qualsiasi movimento politico e sindacale, invitiamo la cittadinanza a mobilitarsi assieme a noi, facendo vedere una volta per tutte che il vero garfagnino non è quello dalle “scarpe grosse e dal cervello fino”, come recita quel famoso detto che tanto ci fa arrabbiare, ma colui che finalmente si opporrà a questo massacro sociale!