Ancora una volta il Teatro dei Differenti ha fatto il pieno. Tutto esaurito ieri sera per applaudire tre simpaticissimi attori che siamo abituati a vedere in tv: Daniela Morozzi, Gianni Ferreri e Roberto Nobile.
“Terapia Terapia” è un testo esilarante di Augusto e Toni Fornari che racconta il tema ormai troppo attuale di una coppia in crisi. Nonostante l’argomento, che ad una prima lettura può apparire scontato, i tre attori riescono a strappare sorrisi convincenti fin dalle prime battute. I protagonisti sono Ninì Serpiello e Lucia Montello, due coniugi che per risolvere i loro problemi si rivolgono ad un rinomato psicologo di coppia, il dott. Mauro Angeli, considerato un salva-coppie per l’alta percentuale di successi delle sue terapie, anche lui però in piena crisi matrimoniale.
Tra i tre nascono una serie di equivoci dovuti all’intrecciarsi dei problemi dei due sposi con quelli dell’analista e tra litigi, argomenti svelati e fobie, il testo affronta il dramma del matrimonio, delle cose non dette e delle incomprensioni in chiave comica, ma non superficiale. I tre bravi attori hanno fatto sorridere così tanto il pubblico di Barga che già da metà spettacolo anche loro non sono più riusciti a frenare le loro stesse risate, durante alcune battute ed a questo punto la loro simpatia è divenuta più che mai contagiosa. Ma del resto è anche questo loro lato del carattere che li fa amare al grande pubblico della televisione e non solo agli appassionati di teatro.
Va tanto di moda buttare su un palcoscenico attori che siamo abituati a vedere in programmi comici televisivi e in fiction seguitissime per pubblicizzare il teatro, ma non è assolutamente detto che il risultato artistico sia sempre valido. In questo caso la Morozzi, Ferreri e Nobile sono attori che con la loro sapienza teatrale ci fanno capire che il teatro non si improvvisa soltanto, ma si conquista con adeguate formazioni.
Ho avuto la fortuna in passato di conoscere Daniela Morozzi, che ho rivisto e salutato con estremo piacere, durante alcune edizioni del Concorso “INBREVE”, rassegna di corti teatrali da lei organizzata e vi assicuro che è davvero così: simpatica e spumeggiante ed allo stesso tempo molto preparata e professionale in tutto ciò che concerne il suo lavoro.
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Attualmente è anche impegnata nell’associazione “La sordità non ha colore” che si propone di finanziare la costruzione e l’attrezzatura di un complesso socio-sanitario-educativo e professionale in grado di provvedere alla diagnosi, protesizzazione, abilitazione, scolarizzazione e formazione professionale dei bambini e giovani sordi della provincia di Boma, in Congo. Il progetto vuole sensibilizzare l’opinione pubblica, gli organi statali e internazionali sul dramma dei bambini sordi nei paesi poveri. Alla fine dello spettacolo i Barghigiani hanno accolto con sensibilità questa problematica acquistando in gran numero le magliette dell’associazione ed il libro alla cui stesura ha partecipato la stessa Morozzi dal titolo “Nascere sordi è un dramma….ma in alcuni paesi del mondo lo è ancora di più”.
Credo proprio che alla fine della serata il pubblico abbia apprezzato anche questo; quindi bravi, bravi, bravi.