Lo scrittore calabrese, ma lucchese di adozione, Beppe Calabretta ha presentato oggi a Castelnuovo, all’interno della Saletta delle Volte, il proprio romanzo “Il cielo senza sole”, edito da Narrativa Bonaccorso. In realtà si tratta della seconda edizione del volume dopo 20 anni dalla prima uscita: la riedizione vuole celebrare il centenario della nascita del famoso autore e scrittore lucchese Gugliemo Petroni, al quale Calabretta era molto legato.
L’incontro fa parte di un ricco piatto culturale offerto dall’Amministrazione Comunale di Castelnuovo nell’ambito del calendario di “Incontri con…”: l’iniziativa è stata organizzata e coordinata dal vice – sindaco Angiolo Masotti. Sono intervenuti all’incontro, oltre a Calabretta, Gabriella Pedreschi, ex assessore provinciale ed amica personale dell’autore, la prof.ssa Pieri, già docente di lingue, Piero Nannini e alcuni attori della Compagnia Teatrale Statà. Non ha potuto essere presente, invece, il giornalista ed editore Andrea Giannasi, bloccato a letto dall’influenza.
Il romanzo si ambienta nella Calabria in un arco di tempo che va dal primo dopoguerra agli Anni ’60. Narra la vicenda Normale, un bambino nato e cresciuto in una famiglia di contadini, la sua crescita, la sua maturazione e il suo impatto con la vita.
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La Pedreschi ha presentato il libro: “Conosco bene Calabretta, avendo letto tutti i suoi libri. Consiglio “Il cielo senza sole” perché è un bellissimo libro che fa riflettere, sospeso tra spunti autobiografici e risvolti sociali. Tutti noi possiamo trovare nella storia di Normale la storia della propria vita”.
L’autore, che da tre anni viene a Castelnuovo per presentare i propri libri, ha svelato lo spunto alla base di questa seconda edizione del libro: “Il libro rappresenta la mia opera di esordio. 20 anni, quando mi misi a scriverlo, ricevetti con grande sorpresa, una lettera da Gugliemo Petroni, immenso e stimato scrittore e intellettuale lucchese. La stessa, che ho riportato in questa riedizione, mi ha dato l’impulso a far pubblicare il libro e a continuare a scrivere. Oggi è la mia sesta pubblicazione”.
Di particolare interesse è stata la lettura di alcuni significativi brani, tratti dal testo, letti, anzi interpretati, dai giovani e bravissimi allievi della Compagnia Stabile del Teatro Alfieri (anche detta… Statà), introdotti dal direttore Piero Nannini.