Not even the torrential rain could dampen the spirits of the large crowds who attended the celebrations right through the valley this morning for the centenary of the first steam train to arrive in Garfagnana.
100 years ago the first steam train left Lucca and trundled up the newly laid railway lines travelling through Bagni di Lucca and then onto Barga before arriving triumphantly in Castelnuovo Garfagnana.
The local newspaper in Bagni di Lucca, il Corriere di Bagni di Lucca, a century ago wrote then that “La civiltà arriva fin dove giunge il vapore” -- “where steam arrives, so does civilisation” and it would be no exaggeration to describe just how much the arrival of the train in its early changed life here forever, opening up what was until then, a tiny closed off valley, more or less forgotten by the rest of the world.
The railway track provided the possibility of a fast link to the outside world for the foundry in Fornaci di Barga, and the paper mills making use of the abundant water supply which sprung up along the bottom of the valley. It also allowed the quick movement of people up into the valley and back down into Lucca but the opening of this railway was not without a great deal of polemic, arguments and discussions as national government at the time evidently had little interest in spending time and a considerable investment in opening up the track.
100 years later and the polemic, arguments and discussions seem to have survived along with the track as will become clearer later on in this article*.
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So, back to this morning’s celebrations -- the steam train arrived in Fornaci di Barga where the passengers descended, many of them from the group “La Belle Epoque” who were dressed for the occasion in vintage costume and were met by the Mayor of Barga, Marco Bonini. There was a short ceremony where a commemorative medal was presented to Generale di Divisione Maurizio Fioravanti, comandante della Brigata Paracadutisti Folgore and Dott. Salvatore Orlando, Presidente of the KME Group, the owners of the foundry in Fornaci. The music, as usual for these occasions, was supplied by the members of the Filarmonica di Barga “Gaetano Luporini”
Then it was back onto the train, which puffed and clanked its way out of the station along the tracks which snaked along the bottom of the valley following the river Serchio up to Castelnuovo Garfagnana where once again the passengers alighted to the sound of the brass band playing and marched down the road in the pouring rain to their next port of call at the unveiling of a plaque dedicated to the Garibaldino from Castelnuovo -- Regola Gaddi. Short speeches were made and then as the rain increased its drum beat staccato on the assembled umbrellas, everybody then moved very quickly into the dry of the Teatro Alfieri where first time for some final speeches.
…. and there we come full circle, and back to some very precise polemic when the president of the Comunita’ Montana della Garfagnana, Mario Puppa took to the stage and read out loud a letter of protest from a group of commuters from the area who regularly use the line and are increasingly angry at the perceived lack of service.
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A Fornaci
E’ stato un peccato che il maltempo abbia in parte offuscato sotto una cortina di pioggia e nebbia la manifestazione per il centenario dell’arrivo della ferrovia a Castelnuovo Garfagnana. Un evento che avrebbe dovuto essere condiviso da tutta la Valle perché indubbiamente l’arrivo di quella ferrovia, la realizzazione del tratto della Lucca-Aulla che arrivava a Castelnuovo, ha cambiato radicalmente la faccia dell’intera Valle del Serchio, favorendone il progresso e lo sviluppo.
Così non è stato almeno in termini partecipativi, causa pioggia forse, ma comunque la Media valle del Serchio non ha mancato di rendere il giusto omaggio al centenario. Lo hanno fatto prima i comuni di Bagni di Lucca e Coreglia, che hanno salutato il passaggio del treno nel suo viaggio verso Castelnuovo, alle stazioni di Fornoli e Ghivizzano e poi lo ha fatto il comune di Barga con la cerimonia svoltasi alla stazione di Fornaci di Barga.
Un momento importante che ha riconosciuto il legame che esiste tra Fornaci e la ferrovia. Grazie alla ferrovia, a Fornaci si sono gettate le basi per la realizzazione e l’apertura nel 1916 della “Metallurgica” e da qui è partito quel benessere e quello sviluppo economico ed industriale che in tanti auspicavano con l’arrivo del treno cento anni orsono.
La realizzazione a Fornaci della fabbrica metallurgica dette lavoro a migliaia di persone e cambiò negli anni sia il volto di Fornaci che quello dell’intera valle, non più area rurale depressa, ma centro economico di rilievo.
Questo legame, il ruolo di Fornaci nello sviluppo della Valle, è stato giustamente sottolineato con la cerimonia svoltasi al cinema SMI (anche questo lascito della “Metallurgica” di Fornaci”) dove è stata consegnata una medaglia d‘oro a Salvatore Orlando, l’erede della famiglia che fondò la “Metallurgica”.
In un momento di difficile crisi economica Salvatore Orlando ha rivolto un messaggio all’intera Valle sottolineando ancora una volta la volontà di investire e su questa fabbrica divenuta KME: “Qui siamo e qui restiamo anche se nulla è garantito e scontato. Come la vita del resto”. Così la conclusione del suo intervento che sotto possiamo ascoltare integralmente:
La cerimonia di Fornaci ha visto la consegna di una medagli anche ad un altro amico della Valle, il generale di Brigata, Maurizio Fioravanti della “Folgore”. Il tutto davanti ad un cinema gremito di gente e soprattutto di ragazzi delle scuole in un clima di festa sentita.
Dicevamo del benvenuto della Media Valle al treno che celebrava il centenario. Così non è stato invece a Lucca dove nemmeno un labaro del comune era alla stazione questa mattina a salutare la partenza di quel treno. Quasi ad affermare che questa ferrovia, questa linea Lucca-Aulla per Lucca non conta niente e che questi sono problemi nostri.
Di problemi della ferrovia del resto si è parlato a lungo nella cerimonia di stamani ed anzi la manifestazione è stata l’occasione per rilanciare l’attenzione sulla Lucca-Aulla, dove tanto c’è da fare per non rendere la vita dei moltipendolari che la utilizzano un inferno quotidiano.
Di seguito vi proponiamo prima le interviste realizzate sul treno diretto a Castelnuovo con il prof. Umberto Sereni e con il presidente della Comunità Montana, Nicola Boggi e poi quella con il sindaco di Barga Marco Bonini e con il presidente della provincia, Stefano Baccelli.
Parlano del ruolo di Fornaci in questo centenario, ma soprattutto dell’impegno che non deve mancare per riportare la Lucca-Aulla al passo con i tempi.
In tutti l’idea comune che da stamani bisogna partire per far sentire al Governo ed alla Regione l’esigenza di un impegno forte per migliorare questa tratta e per rilanciarla.
A Castelnuovo Garfagnana
Quando la vaporiera dopo cento anni è ritornata stamattina alla stazione di Castelnuovo Garfagnana ero su quel treno e le immagini della gente in attesa che scorrevano sotto di me mi hanno riportato alle cronache di cento anni fa. Oggi come allora il treno è stato accolto da genti in festa, bande ed autorità, ma anche da gente che protestava. Cento anni sono passati ed è come se niente fosse realmente mutato. Non tanto in questa valle che in questi cento anni ha fatto passi da gigante, ma proprio in questa linea ferroviaria, che, soprattutto da mezzo secolo a questa parte, sta soffrendo per la mancanza di adeguati investimenti e di quel rilancio che invece meriterebbe.
Cento anni fa si protestò alla stazione di Barga-Gallicano per chiedere la realizzazione della strada di collegamento del Piangrande a Barga. Oggi a Castelnuovo si protestava per la ferrovia. Si richiedeva che la festa di stamani fosse l’occasione per un rinnovato impegno a favore della Lucca-Aulla.
I pendolari della Valle hanno scritto una lettera ed è stato il presidente della Comunità Montana della Garfagnana, Mario Puppa, a leggerla in occasione della cerimonia dei festeggiamenti che si è tenuta al teatro Alfieri.
Prima di lui aveva sottolineato la necessità di far sì che le celebrazioni di stamani potessero servire come momento di rinnovato slancio per l’ammodernamento della nostra ferrovia, anche il sindaco di Casteluovo, Gaddo Gaddi.
Qui sotto potete ascoltare i loro interventi e soprattutto le parole e le richieste, sacrosante, scritte dai pendolari:
Insomma anche da Castelnuovo, così come poche ore prima da Fonaci, un appello corale al rilancio della ferrovia in una mattinata che è stata ovviamente anche momento di festa, inizia a Castelnuovo prima con l’arrivo della “Vaporiera” e poi con la deposizione di una corona di alloro alla lapide del garibaldino Regolo Gaddi; infine, con la cerimonia in teatro dove è stato anche presentato il libro del prof. Umberto Sereni sulla storia della ferrovia “Il sogno realizzato”.
Già, il sogno realizzato. Allora si realizzò nella Valle un sogno. Quello di vedere arrivare con la strada ferrata il progresso e lo sviluppo.
Oggi in un nuovo sogno dobbiamo continuare a credere ed a sperare. Quello di un effettivo rilancio di questa infrastruttura. Che qualcuno, in Regione e meglio ancora al Governo, ascolti una volta tanto la voce che si è levata da questa valle.
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