Il processo di switch-off (il passaggio dalla tv analogica al sistema digitale) sta per arrivare anche in Toscana.
L’operazione, su richiesta dell’Unione Europea , ha preso inizio nel 2009 e dovrà essere completata entro il 2012 e, una volta messa a punto, porterà agli utenti televisivi diversi vantaggi: un maggior numero di canali disponibili, una migliore qualità audio e video, possibilità di interazione, trasmissione in multilingua e, non meno importante, un minore inquinamento elettromagnetico.
Mentre alcune regioni italiane sono già passate a questo nuovo sistema di trasmissione, la Toscana sta per affrontare il cosiddetto switch off, lo spegnimento del segnale analogico: i giorni del passaggio saranno dal 7 al 23 novembre ed interesseranno quasi 4milioni di telespettatori; più in particolare a Barga, il passaggio al digitale avverrà nei giorni tra l’8 e il 18 novembre, non senza qualche perplessità.
Un primo problema che potrebbe presentarsi, infatti, è la qualità e l’intensità del segnale, fondamentale per una buona visione: non tutte le zone della regione, infatti, sono ben coperte dal segnale digitale e alcune addirittura non lo sono affatto e potrebbero esserlo solamente tra qualche mese.
Per questo ci potrebbero essere problemi per la ricezione di emittenti locali ma anche delle reti nazionali, dato che la stessa RAI non è ancora sbarcata, in territorio toscano, sul digitale terrestre: al momento risultano “pronte” allo switch off solo La7 e tutti i canali Mediaset compreso una serie di canali a pagamento.
Un altro impiccio nel quale potremmo incorrere è la vetustà dei nostri impianti: se sul televisore non è presente l’ingresso per la presa scart non sarà in nessun modo possibile decodificare il segnale digitale ed il televisore andrà comprato nuovo. Se invece il vostro tvc è datato ma ha comunque un’entrata scart il problema è facilmente superabile acquistando un decoder che “traduca” il segnale: i prezzi non sono elevati e molti rivenditori già stanno proponendo delle promozioni.
Se il vostro televisore è un modello di ultima o penultima generazione, probabilmente avrà il tuner per il digitale integrato, e quindi sarà molto più semplice risintonizzare i programmi.
Anche per le antenne ci potrebbe essere qualche problema, soprattutto a livello di amplificatore, ma basterà l’intervento dell’antennista per adeguarla alle nuove necessità.
Insomma, in cambio di varietà, qualità e interattività, qualche decina di euro andrà spesa e servirà anche un po’ di pazienza per “ricercare” i canali e risintonizzarli nell’ordine al quale siamo abituati.
Ma anche gli Enti si stanno mobilitando perché lo switch off crei il minor disagio possibile: il 12 ottobre a Palazzo Ducale si è svolta una riunione della Rete Telematica Toscana, della Regione Toscana e della Provincia di Lucca che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni di Lucca, Altopascio, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Capannori, Coreglia Antelminelli, Molazzana, Pescaglia, Villa Basilica, Viareggio, Camaiore, Seravezza, Stazzema e della Comunità Montana della Media Valle del Serchio.
Tutto, come spiegato dall’assessore regionale Diego Santi, per individuare un percorso comune tra gli Enti, al fine di rendere il passaggio al digitale il meno complesso possibile.
Oltre al numero verde messo a disposizione dal Ministero (800-02000), infatti, sarà organizzata una campagna informativa che interesserà i siti istituzionali e la stampa. Sarà inoltre realizzato un programma ad hoc per le scuole e saranno allestiti i cosiddetti ‘Punti Digitale’ dove, grazie a personale volontario, i cittadini potranno ricevere tutte le informazioni sulle modalità e i tempi in cui verrà effettuato lo spegnimento della tv analogica.
Sarà poi effettuata una campagna di aiuto concreto che si affianca a quella ministeriale che prevede un finanziamento di 50 euro per persone ultrasettantacinquenni, aventi un reddito inferiore a 10mila euro. In particolare, attraverso l’opera di volontari e degli enti, verranno aiutate quelle persone che, per età o per condizione personale, si trovano in difficoltà ad effettuare il passaggio. Inoltre, grazie a una convenzione con alcuni antennisti che operano su tutto il territorio provinciale, sarà possibile avere l’assistenza necessaria a un prezzo concordato e fisso.
“Siamo ancora in una fase di definizione di tutti i dettagli relativi al passaggio – conclude Diego Santi – poiché le emittenti nazionali stanno comunicando in questi giorni la loro copertura. In tutti i casi, come enti, assieme alla Regione Toscana, stiamo seguendo il processo passo passo, in modo che i disagi per i cittadini siano ridotti al minino”.
Certo non sarà una passeggiata. Ma neanche l’inquisizione spagnola.
Sarà che sono allergico alle novità e che la globalizzazione e le direttive europee in genere mi fanno venire il mal di stomaco, ma ho come l’impressione che i tanto decantati vantaggi dello switch off si risolveranno come al solito in una presa di fondelli per i cittadini, ben che vada chiamati a sostenere nuove e non così scarse spese come tutti vogliono far pensare.
Il primo vero svantaggio sarà la nuova, ulteriore, riduzione di pluralità di informazione. Spariranno quasi con assoluta certezza (spero che i dirigenti delle reti interessate leggano e possano smentire quanto sostengo) gran parte delle realtà televisive locali che non troveranno spazione nelle frequenze, visto che sono state vendute a caro prezzo alle compagne telefoniche, a quel che si dice (Minzolini non dà certe notizie, ma tant’è!)
Come minimo per qualche mese rimarremo privi dei canali RAI: non che sia un dramma, servono a ben poco visto la loro qualità, ma in realtà l’operazione non farà altro che spostare gli ascolti, in particolare degli anziani che non possono fare a meno della compagnia della tv, verso i soliti noti che invece sono pronti.
Ancora i più anziani poi saranno oggetto, come avviene in questi casi, delle più ignobili truffe: costretti a cambiare tv quando magari basta un decoder che si trova anche in omaggio acquistando i formaggini, sostituzioni di antenne che forse vanno ancora bene e via dicendo….
Insomma, come al solito, sarà una beffa per tutti, mentre gli utili saranno per i soliti noti.
Un’idea, che spero faccia proseliti: tentiamo, cittadini di Barga, tutti insieme una class action contro la RAI per ottenere non solo il rimborso del canone ma anche il risarcimento danni per non aver avuto (prevedo che così sarà) l’accesso alle sue trasmissioni per un certo tempo dopo il passaggio? Qualche avvocato si sente di dare il via alla cosa se, come ad oggi pare evidente, ciò avverrà?
Solo per nota: nell’ultimo anno i canali digitali disponibili a Barga non solo non solo aumentati, ma ne sono spariti almeno 8/9. La RAI, manco a dirlo, almeno a tutto ieri sera neppure ci pensava a far vedere uno straccio di tentativo di TV digitale.
Sul sito RAI allo scopo dedicato a ieri non c’era traccia ne della data di switch off per Barga ne delle frequenze che sono/saranno utilizzate per coprire la zona.
E se ho problemi a sintonizzare e trovare informazioni io che un minino digitale sono immagino gli ultra settantenni…
Ma i ripetitori analogici verranno spenti comunque…
A proposito di digitale terrestre mi piacerebbe sapere, da chi ha installato l’apposito decoder, quanti canali attualmente riesce a vedere.
Io sono riuscito a decodificare 32 canale, però di questi sono solo 13 quelli che riesco a vedere. Gli altri sono quelli a pagamento (i vari Premium e altri).
Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere alla mia curiosità. Può essere un sistema anche per scoprire il prima e il dopo lo switch-off.
Luti Giuseppe
O Giuseppe, ma credi ancora alle favole di chi ti vuole offrire di più pagando uguale?
Se vorrai vedere qualcosa di più delle solite fesserie dovrai pagare.
Sicuramente vedrai qualcosa di meno, non dirmi che sono pessimista.
Le nuove tv a decoder incorporato necessitano di un segnale ancora più forte di quello delle vecchie tv quindi bene che vada vedrai meno e vedrai peggio.
Spero di essere smentito, ma ci credo poco.
Quello che è sicuro invece è che se utilizzerai i canali a pagamento vedrai di più e meglio…
Comunque Ti confermo: pochissimi canali in chiaro, grossomodo qualcuno in meno di quelli analogici e solo un paio (sempre Mediaset) in più, al momento.
E dal satellite (chissè perchè molti (qualche…) anni fa volevano convincerci che quella fosse la via) ne vedi sì, rai compresa, ma solo qualcosa, le cose interessanti le criptano.
Ciao Valter, non vorrei che qusta rubrica sia un botta e
risposta tra te e me.
La mia richiesta di saper da altri cosa vedono ora e cosa vedranno dopo è indipendente da quanto si vedrà con o senza pagare.
Volevo sapere da altri cosa riescono a vedere, perchè mi risulta che ci sono differenza da zona a zona. Sicuramente dipenderà dalla copertura dei ripetitori, ma
a Lucca già si vedono in digitale tre canali Rai (non le tre reti principali) anche se lo switch-off non c’è ancora. E si vedono.sempre sul digitale, tutte le TV private di Lucca e della Toscana che sono una ventina.
Tutto qui. Mi piacerebbe confrontare se vediamo tutti gli
stessi canali, o se qualcuno, perchè posizionato meglio
o in una zona particolare riesce a vedere cose diverse da
quello che vedo io.
Per il resto delle tue considerazioni posso anche essere d’accordo. Nemmeno un cane muove la coda per nulla.
Luti Giuseppe
10/13/2011
9:15 pmHo letto l’articolo. Anche io ho molti dubbi che avremo il digitale senza patemi. Qui in zona mancano e sono sempre mancati ripetitori adeguati per l’analogico, figuriamoci con il digitale. Pertanto prepariamoci a tribolare per poter vedere la TV. Ci sono problemi anche
per vedere i programmi Rai con il satellite.
Allego le e-mail mandate alla Rai sull’argomento
Luti Giuseppe
.
(queste e-mail vanno lette cominciando dal fondo per andare in ordine cronologico)
**********
Gentile cliente,
la RAI, Concessionaria del Servizio Pubblico, irradia i propri programmi sia tramite la rete di terra,
sia attraverso il satellite, ai sensi del Contratto di Servizio in vigore con il Ministero delle Comunicazioni.
La diffusione satellitare dei programmi radiotelevisivi in Europa è tipicamente continentale (il segnale ricevuto in Italia è contemporaneamente ricevibile nel resto d’Europa) e RAI non sempre possiede i diritti di diffusione in una così vasta area. Pertanto, in funzione della tipologia di diritti, RAI è costretta a limitare la fruibilità dei propri programmi per non ledere interessi commerciali di altri enti di diffusione; motivo per cui sul satellite non sono visibili determinati programmi, per i quali la Rai possiede i diritti di trasmissione solo per il territorio italiano
Lo switch off per la Toscana è previsto dal 7/11/2011 al 2/12/2011.
Per sue future richieste di informazioni tecniche o segnalazioni di problemi alla ricezione dei programmi RAI può anche contattare il numero Verde 800 111 555 (tutti i giorni dalle 08,00 alle 23,00 – solo dall’Italia e solo da rete fissa), scrivere alla casella di posta elettronica raiway@rai.it o visitare il sito http://www.raiway.it.
Grazie per averci scritto.
Cordiali saluti
Stefano
Call Center tecnico di RAI WAY – ID 1849717
Da: luti giuseppe [mailto:giuluti@virgilio.it]
Inviato: venerdì 29 luglio 2011 21.02
A: raiway@rai.it
Oggetto: Re: ricezione dei canali RAI
1) Non è la mancanza di informazioni che non fa vedere la Rai da queste parti, ma la mancanza di adeguati ripetitori.
2) So benissimo che esiste la piattaforma tvsat, ma ho il decoder satellitare libero da anni, e ora secondo Voi dovrei comprare quello suggeritomi? Quando dico che
che anche col satellite mi devo accontare, lo dico perchè certi programmi delle reti Rai 1-2-3 non vengono trasmessi via satellite, ma sono in analogico. Perchè
non c’è anche per via satellite la stessa possibilità di vedere? Perchè non devo vedere via satellite quei programmi in prima serata che si pseudo vedono
in analogico. Anche stasera prima del TG2 c’era un telefilm, perchè non era trasmesso anche sul satellite?
3) Purtroppo so anche che la Toscana sarà l’ultima regione a passare al digitale e so anche che con il digitale non vedrò più “sabbiato” come dite Voi.
4) Non mi interessa quello che fatto Mediaset per farsi “vedere”, siete Voi che dovevate fare molto e di più per farVi vedere, (il problema della cattiva visibiltà
delle reti Rai è a Vostra conoscenza da molto, moltissimo tempo, praticamente sa sempre) anche perchè per vedere Voi si paga anche il canone.
5) Ci sarebbe da richiedere il rimborso del canone, almeno per la parte di programmi che si non vedono o si vedono malissimo.
6) Aspetto volentieri un Vostra visita.
Luti Giuseppe – ore 21,00 del giorno 29 luglio 2011
—– Original Message —–
From: Per conto di RaiWay
To: giuseppe
Sent: Friday, July 22, 2011 9:06 AM
Subject: R: ricezione dei canali RAI
Gentile cliente,
Dispiace che la mancanza di informazioni producano la e-mail da lei inviata.
Iniziamo:
– Satellite esiste la piattaforma tvsat, acquistando un decoder con scheda annessa, dopo aver attivato la scheda, si vedono tutti i programmi che sono free nelle zone dove il digitale terrestre è già in funzione.
– Il digitale RAI, fino al passaggio completo al digitale è a livello sperimentale con l’obbligo del rispetto dei canali analogici esistenti. Gli altri per irradiare programmi in digitale sono arrivati anche ad acquisire intere reti per ampliare la gamma offerta soprattutto premium (a pagamento).
Il passaggio al digitale avverrà molto probabilmente a partire dal 7 di novembre quello che oggi vede sabbiato molto probabilmente le darà delle soddisfazioni.
Comunque faremo un sopralluogo nei pressi della sua abitazione quanto prima
Per sue future richieste di informazioni tecniche o segnalazioni di problemi alla ricezione dei programmi RAI può anche contattare il numero Verde 800 111 555 (tutti i giorni dalle 08,00 alle 23,00 – solo dall’Italia e solo da rete fissa), scrivere alla casella di posta elettronica raiway@rai.it o visitare il sito http://www.raiway.it.
Grazie per averci scritto.
Cordiali saluti
Stefano
Call Center tecnico di RAI WAY – ID 0001845635
Da: giuseppe [mailto:giuluti@alice.it]
Inviato: mercoledì 13 luglio 2011 19.12
A: raiway@rai.it
Oggetto: ricezione dei canali RAI
NON CREDO CHE SERVA A MOLTO QUESTA MIA LAMENTELA.
IO ABITO A BARGA (LUCCA) CHE NON E’ GARFAGNANA (NE BASSA, NE ALTA) E NON E’ GALLICANO E NON E’ MOLAZZANA E NON E’ ALTRO CHE BARGA.
QUI I CANALI RAI SI SONO SEMPRE VISTI MALE, PIENI DI BRUSCOLINI, NEBBIE E TUTTO QUANTO SI POSSA IMMAGINARE. HAI VOGLIA DI CAMBIARE ANTENNE E/O QUANT’ALTRO!!!!!!!!!!
NATURALMENTE AL GIORNO D’OGGI NON E’ CAMBIATO NIENTE.
PER VEDERE QUALCOSA, DI VISIBILE SENZA INTERFERENZE, HO DOVUTO METTERE LA PARABOLA SATELLITARE.(DECODER LIBERO)
MA CON QUESTO SISTEMA MI DEVO ACCONTENTARE.
SI, PERCHE’, SPESSO E VOLENTIERI LA VOSTRA PROGRAMMAZIONE NON E’ TRASMESSA VIA SATTELITE MA SOLO IN ANALOGICO, CON IL RISULTATO
DI VEDRE TUTTO A BRUSCOLINI, NEBBIE E QUANT’ALTRO.
TENERE PRESENTE CHE IN ANALOGICO LE RETI MEDIASET SI VEDONO BENISSIMO.
DEL DIGITALE TERRESTRE RAI, POI, NON SE NE PARLA NEMMENO. SIAMO PROPRIO FUORI DAL MONDO. ANZI, FUORI ANCHE DAL “QUARTO” MONDO.
CHE SCHIFO. LE PAROLE DI INDIGNAZIONE CHE SCATURISCONO DA QUESTA RIMOSTRANZA NON SONO SCRIVIVIBILI E SAREBBERO MOLTO OFFENSIVE NEI VOSTRI CONFRONTI, MA SICCOME NON VOGLIO SCENDERE NEL TURPILOQUIO, VE LE LASCIO SOLO IMMAGINARE, MA SONO MOLTO SINCERE.
ORMAI SONO RASSEGNATO. MA COMUNQUE DESIDEREI AVERE UNA RISPOSTA, UN CONTATTO, UN QUALCOSA DA PARTE VOSTRA.
LUTI GIUSEPPE
VIA DI BORGO, 2
55051 BARGA (LUCCA)
TEL. O583-723544
E- MAIL giuluti@alice.it
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Andata!
Ero stato pessimista, tutto sommato è stato più facile che non fare il vaccino antinfluenzale.
Lo switch off c’è stato, la tv si vede, abbiamo debellato il virus (l’informazione locale) che minava alle fondamenta l’omologazione della società.
In poche parole da ieri abbiamo di più, viviamo in un mondo felice (lo dice la Fenice… cfr Topolino, uno degli ultimi numeri), il sole splende (tranne che in alcune zone) e chi turbava con notizie false e tendenziose (l’informazione locale, non solo NoiTv ovviamente) la quiete dei cittadini è stato definitivamente spento.
Riuscirà a riaccendersi? Mah!
Forse sarebbe l’unico vero segno che in Italia è ancora possibile cambiare qualcosa. Riappropriarsi della libertà di dire la propria e non dover sottostare a graduatorie più o meno decise in alto loco per poter trasmettere su frequenze televisive…
Ma tant’è, noto da Toscana Oggi che anche gli editori su carta stampata delle testate minori sono preoccupati del crescente attacco alla libertà di stampa, attuato con tagli ai fondi o aumenti dei costi di spedizione.
Intervengo in qualità di editore di giornale tradizionale cartaceo. Purtroppo hai ragione. La libertà di stampa diviene un lusso che è sempre più difficile da mantenere.
Soprattutto la piccola e media editoria sono in grosse difficoltà e nessun tipo di aiuto economico è stato pensato per darci una mano. Le tariffe postali di spedizione dei giornali sono raddoppiate e spedire all’estero ci costa un immensità. Altri aiuti non li riceviamo e con l’attuale crisi economica l’unica fonte di sostentamento oltre agli abbonamenti, la pubblicità, sta praticamente sparendo.
Nonostante i tagli, gli unici che continuano ad ottenere soldi sono i giornali di partito…
Per noi invece, di questo passo, non sarà facile continuare a fare puntuale ed utile informazione. Non sarà facile sopravvivere.