Lanciato il progetto su Pietro da Talada il “maestro di Borsigliana” nato da una sinergia tra Prospettivaeditrice, Interrete, Il Giornale di Castelnuovo e la scrittrice Normanna Albertini.
Questo importante artista emerge dal buio dell’oblio nel 1963, quando Giuseppe Ardighi lo attesta come autore del trittico visitabile nella chiesa di Santa Maria di Borsigliana (Piazza al Serchio), opera sino ad allora attribuita a Gentile da Fabriano o ad un pittore di scuola lombardo – valenzana, esponente del gotico internazionale.
Talada viene invece riconosciuta come luogo di origine del pittore quando, in un inventario degli inizi del secolo, viene recuperata la precisa descrizione della Madonna del Bambino di Rocca di Soraggio (Sillano), dove compaiono il nome del committente (Joannes Calesbarius) e la firma dell’autore (Hoc opus f… fieri Joannes Calesblarius de Soragio 1463. Et pictus fuit p. me Petrus de Talata).
Alcune ipotesi vedono il maestro di Borsigliana educato artisticamente in ambito reggiano, spartito tra montagna reggiana e Garfagnana, dove poi ha esercitato. Uno degli aspetti particolari della cultura del pittore è l’accuratezza con cui egli si prodiga nella rappresentazione dei particolari, difficilmente colti dall’osservatore, quindi eseguiti forse per compiacimento personale: le acconciature delle sue Madonne e i particolari degli abiti dei Bambinelli, che ne magnificano la bellezza.
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LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA A BORSIGLIANO – In stile romanico, la chiesa di Santa Maria Assunta è caratterizzata da una facciata impreziosita da un’architrave in arenaria scolpita e un antico bassorilievo in pietra, posto in corrispondenza di un vecchio portale.
All’interno è ricca di interessanti opere tra le quali un trittico quattrocentesco dedicato alla “Madonna col Bambino e Santi” di Pietro da Talada, un fonte battesimale lignea e un tabernacolo, questi ultimi risalenti al 1500.
Images by Antonella Bertolini