Baby-spazzini con Coldiretti e Legambiente a Barga dove è in corso l’ultima giornata di “Puliamo il mondo” abbinata al Bioday, manifestazione nazionale dedicata alla produzione agricola ecocompatibile. Tutti in fila per “pulire” parchi, strade e piazze che circondano lo splendido borgo di Barga, e uno dei più magici luoghi della Media Valle del Serchio. Muniti dal kit fornito da Legambiente, sacchetto e palettina, i bambini accompagnati dalle loro insegnanti, hanno raccolto carte e cartacce, lattine e bottiglie abbandonate qua e la. Da una parte la carta e dall’altra la plastica: così la raccolta differenziata è più facile.
“L’auspicio – spiega Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana – è quello di influire anche sui genitori, e di stimolarli a dividere la spazzatura; una prassi che non ha ancora trovato la giusta dimensione in molte case, e che questo progetto, vuole incentivare. Attraverso i bambini e la loro semplicità, possiamo arrivare ad influenzare i loro genitori. I bambini sono stati bravissimi. Hanno raccolto decine di sacchetti e ripulito parchi, piazze e strade”.
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Ma la lezione è non finita qui. Dopo la fatica, tutti in fila, così come sono arrivati, la lunga colonna di baby-spazzini ha fatto sosta in Piazza Angelio, per la merenda a km zero preparata da Coldiretti e per la lezione all’aperto degli agricoltori del mercato di “Campagna Amica” che per tutto il giorno animeranno il centro storico di Barga. Per tutti biscotti e marmellata. In programma anche maxi-grigliata con i prodotti delle aziende agricole locali. “La filiera corta – spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – non è solo un’opportunità per le aziende agricole ma anche per il territorio e per la sua comunità. Aziende agricole significa presidio del territorio. Presidio significa tutela. Tutela significa difesa del patrimonio naturale del nostro paese. I mercati di Campagna Amica sono una realtà giovane ma molto ben consolidata in Toscana dove sono stati aperti, in un anno, già oltre 60 appuntamenti settimanali. Garantiamo qualità, convenienza, provenienza e un rapporto diretto con il produttore”.
Ma filiera corta vuol dire anche tagliare le intermediazioni e passaggi di mano che costano in termini economici ed ecologici. “La filiera corta riduce le intermediazioni – spiega ancora – il km zero i costi aziendali. Una cosa è trasportare i prodotti dall’America latina e dall’Africa, una cosa è trasportarla dal comune limitrofo, o dalla regione limitrofa. Attraverso il progetto nazionale di Coldiretti lavoriamo per assottigliare, al minimo possibile, l’emissione di CO2 e tutelare così anche l’ambiente”.
LEGAMBIENTE E COLDIRETTI LANCIANO UN NUOVO PROGETTO: CREIAMO LE SENTINELLE DELL’AMBIENTE
DA BARGA, CAPOLINEA DI PULIAMO IL MONDO, UNA PROPOSTA PER UNA DIFESA PARTECIPATA DEL TERRITORIO
Ranger anti degrado: da Barga Legambiente e Coldiretti lanciano il progetto per la sorveglianza costante e la tutela attiva del territorio. Dalla Media Valle del Serchio che, oggi, ospita la tappa finale di Puliamo il Mondo e l’anticipo della Biodomenica, parte la proposta per contrastare il fenomeno dell’abbandono del territorio e le calamità naturali che da questo derivano.
Barga, profondamente segnata dai danni, scatenati, lo scorso inverno, dall’escalation di fenomeni meteorologici uniti all’insufficiente manutenzione idrogeologica, diventa per un giorno la capitale dell’ambiente e della sua tutela.
“Solo gli agricoltori e i soggetti che a vario titolo vivono il territorio possono contribuire a salvaguardarlo”, spiega Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, lanciando alla Regione l’idea di istituire le Sentinelle dell’Ambiente. “Le associazioni ambientaliste, gli organi di protezione civile, gli Ambiti Territoriali di Caccia con tutte le loro componenti, i pescatori, insieme agli imprenditori agricoli rappresentano il primo importante presidio presente sul territorio e quindi sono l’avamposto ideale per monitorare i punti critici e, dunque, prevenire molti dei disastri ambientali che hanno provocato danni sociali ed economici. Alla Regione Toscana il compito di creare una cabina di regia e fornire alla task-force gli strumenti per poter operare con tempestività. D’altronde proprio Enrico Rossi, oggi Presidente della Giunta, in qualità di assessore alla Salute, lo scorso anno, dopo gli eventi alluvionali di Natale, che hanno colpito soprattutto Lucchesia e Pisano, aveva auspicato una sorveglianza costante di argini, fiumi e torrenti”.
“Gli agricoltori da sempre svolgono un ruolo fondamentale per la conservazione del paesaggio, del patrimonio boschivo e del territorio”, puntualizza Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti Lucca. “Non siamo solo imprenditori con l’obiettivo di produrre e vendere, ma abbiamo un ruolo multifunzionale che comprende anche la protezione attiva e la vigilanza dell’ambiente. I peggiori disastri infatti si sono registrati in aree dove l’agricoltura è purtroppo scomparsa. Dove invece siamo riusciti a stringere accordi con le amministrazioni comunali i risultati non sono mancati. Canali e fossi sono stati ripuliti, gli argini sono stati costantemente sorvegliati, abbiamo svolto un’azione di segnalazione di focolai di incendi, evitando il peggio. Solleciteremo perciò Rossi ad esaminare la proposta che rilanciamo oggi, mantenendo fede a quanto annunciato pochi mesi fa”.
Questi argomenti sono al centro del convegno “Impegno comune per un territorio pulito e di qualità”, in programma questo pomeriggio alle 16 a Palazzo Pancrazi. Partecipano tra gli altri, il sindaco di Barga, Marco Bonini; il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, il presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti; il direttore di Coldiretti Lucca Francesco Ciarrocchi. Conclude i lavori Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.
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