As part of the Autumn Live Festival here in Barga this month, the Barga Jazz Club presents Pietro Tonolo and Sandro Gibellini in concert. Pietro Tonolo – Sandro Gibellini Questa settimana, al Barga Jazz Club, uno dei concerti che non vale proprio la pena perdere. Due tra i più grandi jazzisti a livello internazionale si incontrano sul palco del Barga Jazz Club per dar vita ad uno dei concerti più interessanti mai presentati all’interno del locale.
GIOVEDI’ 1 NOVEMBRE, ORE 21.30 PIETRO TONOLO ( sax ) incontra Sandro Gibellini (guit) Ingresso: 6€
SANDRO GIBELLINI La carriera di Sandro Gibellini, iniziata in ambito jazzistico nel 1979 dopo gli studi frequentati al “Centro Studi Nino Donzelli” a Cremona, vanta un numero considerevole di collaborazioni con musicisti di tutto il mondo, snodandosi tra l’Europa e gli Stati Uniti. Il successo del chitarrista bresciano (è nato a Pralboino nel 1957) iniziò tuttavia a concretizzarsi nel 1989, quando il quintetto di cui faceva parte in quel periodo (composto anche da Franco Testa, Pietro Tonolo, Danilo Rea e Roberto Gatto) incise un Lp al termine di un anno di collaborazioni. Questi primi riconoscimenti spalancarono a Gibellini le porte di numerose rappresentazioni e importanti festival e gli permisero di entrare a far parte – come componente stabile – degli “Italian All Star” e della “Grande orchestra nazionale di Jazz”. Continuamente alla ricerca di nuovi stimoli e collaborazioni, il musicista compose altri due album: “Felix”, nel quale la sua chitarra si accompagna a contrabbasso e batteria e “Funny Men”, lavoro in cui, accanto a Paolo Birro e Mauro Negri, costituì un terzetto con sax e pianoforte. Anche il 1996 è stato un anno particolarmente fertile. Infatti, dopo aver collaborato con Gerry Mulligan, Gibellini ha prodotto altre due raccolte intitolate “La banda disegnata” e “The tender trap”. Il primo cd, lavorato con la sua band (composta da sette elementi), presenta sonorità in cui una melodia jazz si sposa con il rock, mentre il secondo (ancora al fianco di Birro e Negri) è un tributo a Frank Sinatra, ma, benchè si tratti di un omaggio a “The Voice”, si compone di sola musica. Gli ultimi anni, per la precisione dal 1998 in poi, sono invece stati caratterizzati dal rapporto con due musicisti di grande notorietà: Ares Tavolazzi e Mauro Beggio
PIETRO TONOLO Sassofonista, compositore. Nato a Mirano (Venezia) nel 1959, Pietro Tonolo ha iniziato a suonare jazz professionalmente attorno al ‘79, abbandonando una già intrapresa attività come violinista classico. In quel periodo si trasferisce a Milano dove collabora con alcuni tra i migliori jazzisti italiani fra cui Franco D’Andrea, Luigi Bonafede, Gianni Cazzola, Larry Nocella, Massimo Urbani. Dall’81 all’86 fa spesso parte del gruppo di Enrico Rava. Nell’estate dell’82 é nella “Gil Evans Orchestra” a fianco di musicisti quali Steve Lacy, Lew Soloff, Ray Anderson; con questa suona nell’84/85 allo “Sweet Basil” di New York e nell’87 al festival di “Umbria Jazz”. A partire dall’83 si è esibito in jazz clubs, ha dato concerti e ha partecipato a trasmissioni radiotelevisive in tutta Europa e negli Stati Uniti, sia come leader di propri gruppi che come sideman. Ha collaborato con Kenny Clarke, Roswell Rudd, Sal Nistico, Chet Baker (con cui ha suonato a New York nell’85) Lee Konitz, John Surman, George Lewis, Barry Altschul, Joe Chambers, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Dave Holland, Tony Oxley, Steve Swallow, Paul Motian (del cui gruppo “Electric Bebop Band” dal ‘99 fa parte), solo per citare alcuni nomi. Nell’86 inizia un intenso sodalizio con la pianista romana Rita Marcotulli, in duo o in quartetto con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, raccogliendo molti consensi di critica e di pubblico. Dall’88 collabora con il gruppo di Henri Texier (con cui ha suonato in Francia, Italia, Messico, Cuba, Egitto,Siria), con Enrico Pieranunzi e con Giovanni Tommaso, dirigendo inoltre propri gruppi (con Piero Leveratto, Sandro Gibellini, Alfred Kramer, Roberto Rossi) e suonando e scrivendo per la big band “Keptorchestra” e per il quartetto di sassofoni “Arundo Donax”. Ha partecipato alle più importanti manifestazioni jazzistiche italiane e si è esibito al “Jazz Festival” di Berlino, al “Jazz Jamboree” di Varsavia, alla “Grand Parade du Jazz” di Nizza e ai Festivals di Parigi, Vienna, Amiens, L’Aja, North Carolina, Amburgo, Leverkusen, Ankara, Smirne e Tel Aviv, Dublino.